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Una situazione dura. Difficile. A tratti anche 'inesplorata', perché la Juve si è certamente disabituata ad affrontare i momenti difficili. Mario Sconcerti, a Calciomercato.com, fotografa la situazione in casa bianconera anche dal punto di vista dei tifosi: "Anche il grande pubblico juventino in fondo è come tutti gli altri. Leggo sui social che la metà di loro ha già deciso che Pirlo non è l’uomo del destino. C’è chi ne chiede l’allontanamento e chi richiamerebbe Sarri, ancora sotto contratto. Non solo, c’è anche chi se la prende con la società che è diventata arcigna sul mercato, e nel fare i nomi si arriva a quello di Agnelli, sovrastruttura per definizione inarrivabile da cento anni di fiaba bianconera. Tutto questo dopo nove scudetti consecutivi e dopo appena nove giornate di campionato in cui la Juve è ancora imbattuta, unica squadra con il Milan", le sue parole.

NON E' SERIO - Aggiunge ancora Sconcerti: "E’ serio? E’ il comportamento corretto per i tifosi della squadra che ha insegnato il calcio a tutto il paese? Che dovrebbero dire i tifosi delle altre squadre che in un secolo hanno quasi sempre subìto e perso? Si tifa per passione o per il proprio egoismo? Quando si parla di spendere soldi, ognuno parli per sé, nessuno può chiedere ad altri di spendere soldi suoi, qualunque sia la missione. E infine, cos’ha di speciale uno juventino che non arrivi dalla sua squadra? Niente. Come qualunque altro tifoso".