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Mario Sconcerti analizza il possibile taglio all'ingaggio dei calciatori a causa dell'emergenza coronavirus: "Il tetto agli ingaggi, la qualità dei tagli, devono essere concordati a livello europeo - scrive nel suo editoriale su Il Corriere della Sera -. Altrimenti non avranno effetti. E ogni società sarebbe sottoposta al ricatto dell’altra. I singoli giocatori salterebbero il taglio semplicemente cambiando squadra. E nessuno potrebbe impedirglielo visto che si è cambiato il loro contratto. Come minimo ci riempiremmo di cause che durerebbero anni. È molto difficile anche pensare che la svalutazione degli ingaggi possa fermarsi solo a questo finale di stagione. In tutta Europa i presidenti sono imprenditori che in questo momento producono poco e vendono meno. Molti hanno le aziende chiuse. Quando il virus se ne sarà andato, sarà più difficile pensare a investire nel calcio. Saranno quelli i veri momenti di svalutazione".