CHAMPIONS - "Sì, però ora allena lui la Juve. E gli illustri predecessori sono diventati tali vincendo. La cosa curiosa, e che un po' mi diverte, è che la Juventus sia impossibilitata a soddisfare fino in fondo i suoi tifosi: o vincono la Champions, o non sono mai completamente felici. C'è bisogno di vincere, giocare bene, e prendersi la Champions. Pensiamo agli altri tifosi, cui basterebbe vincere una Coppa Italia ogni tanto: è un fatto paradossale. Ma penso però che la juventinità sia arrivata a questo tempo".
SUPERIORITA' - "Eh sì, si rischia di assuefarsi. Un po' come il primo amore: trovarlo sempre diventa sempre più complesso. Allegri è stato mandato via perché in tutti c'era la convinzione che la Juventus non giocasse bene. Sarri a febbraio non lo voleva più nessuno, i tifosi si sentivano sgonfiati dalla non realizzazione della sua scuola. Eppure sono sempre stati sempre in testa al campionato, ma non gli basta più. Vogliono una continua dimostrazione di superiorità su tutto".