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DA CALCIOMERCATO.COM

Sconcerti, che succede con Cristiano Ronaldo ora?

“Mi sembra ci siano le premesse per cederlo. Altrimenti la scelta di mandarlo in panchina a Udine sarebbe un autogol clamoroso. Non ci sono motivi per non farlo giocare. Ronaldo si può discutere sotto qualsiasi aspetto, ma se ce l'hai lo fai giocare. Quella tra lui e la Juve è una storia finita”.

Finita?

“Sì, anche se poi magari non ci saranno le condizioni per andarsene, ma Ronaldo e la Juve sono una coppia che convive sotto lo stesso tetto, ma senza che abbiano più niente da dirsi. Quando Allegri dice che Ronaldo è un valore aggiunto, lo ha di fatto scaricato. Ripeto: la storia di Ronaldo alla Juve è finita. Non dimentichiamo che a Pasqua Allegri aveva detto ad Agnelli - giustamente - di cederlo. E non pensiamo che Allegri abbia deciso da solo. Se l'ha lasciato in panchina significa che la scelta è stata condivisa con la società”.

E del debutto di Allegri che pensi?

“La Juve ha buttato via la partita con gli errori di Szczesny, ma Allegri ci ha messo del suo. Ha cambiato tre giocatori insieme, sbagliando. Era la prima volta che gestiva una partita con i cinque cambi. Ha cambiato schemi, gioco e giocatori. E la Juve non ha più fatto niente. Non è un errore travolgente aver cambiato il sentimento di una squadra, ma il vero errore di Allegri è aver pensato di avere tra le mani ancora la vecchia Juve. Ma non è più quella. Questa è un'altra cosa, una Juve completamente diversa. E’ ancora la Juve inallenabile di Sarri. L'idea che l'individuo conti ancora più della squadra”.