commenta
Mario Sconcerti ha affidato a Calciomercato.com un'analisi dell'intervista di Antonio Conte uscita ieri sulla Gazzetta dello Sport. A Sconcerti è piaciuta molto, ma c'è un particolare che gli ha fatto decisamente storcere: "Conte e Di Caro (l'intervistatore, ndr) sono al tavolo, uno davanti all'altro. A capo tavola c'è il direttore della comunicazione dell'Inter: qual è il suo ruolo a quel tavolo? Perché è lì tra di loro? A tutela di chi? Di cosa? L'Inter è già tutelata da Conte e questa comunque è un'intervista a Conte, non all'Inter. Che ci fa dunque il direttore della comunicazione? Controlla. Controlla Conte e Di Caro. Quello che Conte dice, per vedere come verrà poi riportato. E molto vicino alla figura del commissario politico della vecchia Unione Sovietica e molto in voga ancora nei paesi autarchici, ma non meravigliatevi, è così dovunque. In Occidente, nella democraticissima Italia e soprattutto nel calcio, che è ormai un regime benedetto da tutti".