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Mario Sconcerti ha parlato nella consueta intervista a Calciomercato.com, dove ha commentato l'ultimo turno di Serie A.

A Napoli intanto contestano tutto, da Ancelotti a De Laurentiis, passando per la maglia rilanciata a Callejon. Come la reputi questa contestazione?
“Quello della maglia che i tifosi hanno rilanciato a Callejon è un episodio triste, bisogna sempre capire in questi casi a che parte del tifo si riferisce. La contestazione ad Ancelotti invece è giustificata”.

Spiegaci perché.
“Hanno ragione, perché Ancelotti deve spiegare, faccia una serata, una riunione in un teatro e provi a parlare del progetto. Credo che Ancelotti stesso abbia esaurito il suo rapporto con Napoli. Il problema tecnico del Napoli comincia a Dimaro, quando Ancelotti decide di convertire Hamsik regista nel 4-3-3, giustificando la batteria di esterni a disposizione. Poi tutto è cambiato, Hamsik è andato in Cina, Ancelotti ha cambiato ruolo a Insigne ed è passato al 4-4-2 a cammino in corso. Ma al di là di questo Ancelotti deve dare spiegazioni”. 

E De Laurentiis?
“E’ amareggiato. Il Napoli negli ultimi anni è la squadra più costante d’Italia dopo la Juventus, va sempre in Europa; ma qualcosa con i tifosi si è rotto. Non c’è mai stato un vero rapporto tra i tifosi e Ancelotti, credo che oggi ci sia molta gente che diffida di lui. Ancelotti è stato un mezzo per non prendere giocatori, quando si è avuta certezza che il vero top-player era lui, allora a Napoli hanno capito come sarebbe andata a finire”.

Affrontiamo la questione Allegri-Adani, ma cercando di volare più alti. Teorici vs Pratici. Come la pensi?
“E’ una grande baggianata, una sciocchezza, una banalità senza fine. Cosa vuol dire essere teorici? Cosa significa essere pratici? Non scherziamo. Il teorico costruisce la sua teoria e la mette in pratica. Il più grande teorico del mondo, Albert Einstein, ha rovesciato l’universo con la sua fantasia e con la matematica. La verità è che questi battibecchi sono sempre frutto di stanchezze reciproche. Adani è stato bravo perché ha inventato un linguaggio, anche se non sempre è comprensibile. Forse è andato troppo sopra le righe. Allegri dimentica una cosa: se faccio il giornalista rappresento la gente che tifa che guarda la partita e che vuole sapere. E’ attraverso il giornalista che la gente fa una domanda di calcio. La verità è che tu devi rispondere e non incazzarti, perché hai un contratto da rispettare. Se ti incazzi passi per arrogante, anche se - a parziale scusante - va detto che la televisione facilita una certa arroganza, ti fa pensare di essere chi non sei”.