Ilbianconero.com

  • Getty Images
    La Stampa - Scommesse, Fagioli e il ruolo di Morata: Nicolò faceva il suo nome per avere prestiti

    La Stampa - Scommesse, Fagioli e il ruolo di Morata: Nicolò faceva il suo nome per avere prestiti

    • Redazione BN
    Il caso delle scommesse su siti illegali che vede ancora al centro Nicolò Fagioli, tornato a occupare le prime pagine dei giornali in questa settimana, si allarga sempre di più andando a dipingere il quadro di un ragazzo in seria difficoltà, al punto da farsi prestare 587.000 euro da 31 persone diverse. Ma come faceva? Una risposta, almeno parziale, porta dritti a Milano, all'ormai nota gioielleria Elysium dove il giocatore proponeva l'acquisto di Rolex a prezzi vantaggiosi da rivendere poi in fretta a un prezzo più alto.

     

    Caso scommesse, cosa c'entra Morata

    Ed è qui che spunta anche il nome di Alvaro Morata, notoriamente amico di Fagioli ai tempi della Juventus che però non viene citato nell'inchiesta tra i suoi finanziatori, bensì per uno "strano" ruolo esterno di procacciatore di orologi. "Ho un investimento da fare sicuro (tramite Morata mio grande fratello). In 2-3 mesi si fanno dei bei soldi", scrive Nicolò il 12 settembre 2019 a un medico dello staff della Nazionale che accetta di dargli 10.000 euro per ripianare alcuni debiti, come scrive La Stampa. Il calciatore ventiquattrenne deve però essere più convincente con l'ex compagno nelle giovanili bianconere Gianmaria Zanandrea, come racconta ancora il quotidiano. "Allora praticamente in breve - gli spiega in un messaggio vocale il 15 agosto di tre anni fa -. Qua compriamo orologi Rolex da sto centro Rolex a Milano che Alvaro (Morata, ndr) a me li fa pagare molto meno! E poi il negozio appena gli mandiamo i soldi si attiva per rivenderli e ci guadagniamo. Loro ci mettono dal mese al mese e mezzo per venderli a un prezzo giusto. Guarda ti mando esempio che io già da 6 mesi che lo faccio con loro. Però mi raccomando non dirlo perché Alvaro se sa che lo faccio o che lo dico ad altri si incazza di brutto e non mi fa più prendere". 



     

    Lo scetticismo di Zanandrea


    Zanandrea si mostra scettico: "Ma è sicura come cosa?". Subito lo rassicura Fagioli: "È un negozio Rolex non può fare cagate. Non ci guadagnano loro ma lo fanno perché così gli faccio pubblicità in giro e Alvaro anche". La gioielleria in questione, come detto, è la Elysium di Milano. La copertura usata da due presunti allibratori milanesi Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera per riciclare i soldi incassati dai calciatori-scommettitori.

    Scrive ancora La Stampa: "Zanandrea accetta la proposta, ma prende tempo sulla consegna dei soldi. "Come pensi di fare? Non perché io ho fretta ma perché io dovevo dare risposta stasera sennò li vendevano...", lo incalza Fagioli che alla fine riuscirà a farsi dare ventimila euro. Il calciatore con lo stesso schema - come emerge in una corposa annotazione depositata agli atti dell’inchiesta milanese e realizzata dall’aliquota della GdF in servizio alla procura in cui è confluito anche il precedente lavoro della Squadra mobile di Torino e della Sisco - incassa diecimila in contanti un mese dopo. Un amico di Piacenza, il paese natale di Fagioli, glieli consegna al J-hotel dopo la fine del match di Champions League del 14 settembre 2022 con il Benfica. "Fla, qua ne abbiamo per un po’ e dobbiamo stare in ritiro. Ci tengono qua fino a domenica. Ma dove sono (i soldi, ndr) In una borsina o qualcosa?", chiede Fagioli. "Li ho nello zaino, sono andato in un bar vicino allo stadio", risponde l’amico". 



    Tutti gli AGGIORNAMENTI sulla Juventus in TEMPO REALE!
    Aggiungi IlBiancoNero.com tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui



    Commenti

    (2)

    Altre Notizie