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Un grande affare si può nascondere anche nel più clamoroso colpo sfumato. Sembra passata una vita da quella mattina del 22 giugno che vide Patrik Schick varcare le soglie del JMedical. Alle lunghissime visite svolte in vista del passaggio alla Juventus è seguita un’attesa estenuante, terminata con l’improvviso dietrofront da parte del club bianconero. Tutto a causa di quell’infiammazione cardiaca, un problema potenzialmente troppo serio perché i campioni d’Italia proseguissero ad occhi chiusi nella trattativa con la Sampdoria. Sono trascorsi oltre 4 mesi, ma la sensazione mai come oggi è che quel giorno, l’affare, l’abbia messo a segno la stessa Juve.

POCO MATURO - L’ultimo capitolo del travagliato inizio di stagione di Schick alla Roma è andato in scena con la controversa intervista rilasciata a Reporter. Spero di potermi trasferire tra qualche anno in un club ancora migliore, dove sarò pagato ancora meglio”: queste le parole di un giocatore che, in tutto ha collezionato appena 15 minuti in campo con la maglia giallorossa. Dimenticando lo “spettro” della traduzione sbagliata e il conseguente insulto social apparso per qualche minuto sulle Instagram Stories dell’attaccante ceco (e poi cancellato), le parole del 21enne di Praga evidenziano un’indiscutibile mancanza di maturità. Difficile difendere una simile uscita, che dovrebbe non a caso provocare una netta presa di posizione da parte del club di James Pallotta, che si è assicurato il giocatore con un investimento complessivo che supera i 40 milioni di euro: è in arrivo una prevedibile multa.

SCELTA GIUSTA -
Se già la preoccupazione per lo stato di salute di un ragazzo dovrebbe di per sé giudicare l’assennato stop deciso dalla Juve in estate, ecco che Schick ha offerto recentemente ulteriori motivi a sostegno della scelta di Marotta. Il quale prima di tutti aveva raggiunto l’accordo con la Sampdoria, per una cifra di circa 30 milioni di euro che appare del tutto proporzionata al talento del classe ’96. Perché la qualità c’è, ed è indiscutibile che Patrik rappresenti tutt’ora uno dei talenti più interessanti del calcio europei. Ma non basta. A maggior ragione se si considerano i continui infortuni alla coscia che hanno costretto il giocatore ai box per oltre 40 giorni totali in questo inizio di stagione. Higuain, Dybala, Douglas Costa, Bernardeschi, Cuadrado, Pjaca: queste le opzioni per un attacco, quello di Max Allegri, che può contare mai come quest’anno su alternative più che solide. La domanda è, considerato tutto: a questo reparto offensivo servirebbe forse Schick?