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Emergono nuovi particolari sul caso Lazio.La Gazzetta dello Sport fa il punto sulla vicenda, tra novità e racconto di quanto accaduto nelle ultime ore tra Roma e Avellino e in prima pagina titola: "Lotito, esplode lo scandalo. Tre giocatori positivi ai tamponi molecolari al Campus Biomedico di Roma, poi i test al solito centro di Avellino. E qui sono tutti negativi". L'ennesima puntata, con colpo di scena, nel caso tamponi Lazio. 

I TEST - Il club nella giornata di ieri si è voluto affidare a un laboratorio terzo: né Synlab (quella a cui si affida la Uefa), né Diagnostica Futura (quella di Avellino scelta da Lotito), ma il Campus Biomedico, di Roma. Lì alcuni giocatori sono stati esaminati e in tre casi è emersa appunto la positività ai tamponi molecolari. Nella mattinata, come previsto nel protocollo Figc, aveva effettuato anche i tamponi molecolari a Formello con il laboratorio di Avellino. Il risultato? Tutti negativi, come vi abbiamo raccontato ieri sera. Il direttore sanitario Ivo Pulcini ha aggiunto: "Tutto il gruppo squadra è risultato negativo al test molecolare ed è a disposizione di Simone Inzaghi già da domani, assolutamente sì". 

LA POLEMICA - "Il medico - si legge sulla Gazzetta - ha anche confermato gli esami di alcuni giocatori al Campus Biomedico, ma parlando di «test rapidi» e sottolineando che quelli molecolari fatti in casa prevalgono: quindi i calciatori possono tornare in campo. Fingendo di dimenticare che sono stati comunque già trovati positivi da Synlab e che quindi dovrebbero da protocollo rispettare i dieci giorni di isolamento, sono altri gli elementi che non ci tornano su questi «test rapidi». Ieri mattina il Campus Biomedico ha comunicato le positività alla Asl Roma 4. La Asl Roma 4 avrebbe poi informato la Roma 1, in quanto competente sul luogo di residenza dei pazienti contagiati. Ma il Ministero della Salute prevede che la comunicazione alla Asl venga fatta soltanto in caso di positività al tampone molecolare, non certo al rapido o antigenico che sia. Non è tutto. Lo stesso Pulcini all’Ansa ha rivelato che i tre casi in questione sono risultati positivi al gene E ed N. Peccato che il rapido debba la sua velocità proprio al fatto che non ricerchi il genoma virale, ma soltanto la presenza di proteine di superficie del virus. Dunque i tre positivi hanno fatto un molecolare (con doppia verifica tra l’altro) che, anche stavolta, ha dato risultati diversi da quello del laboratorio di Avellino. Cade quindi il discorso «il molecolare vale più del rapido», ma soprattutto l’idea di vedere i tre in campo domani nella preparazione della gara contro la Juventus".