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Va bene: le situazioni meritevoli di preoccupazione sono altre, sono nelle lotte di tutti i giorni in cui i campi possono essere i più svariati, le conseguenze più disastrose. Ma Sarri stanotte faticherà comunque a dormire, e lo farà per un motivo su tutti: aveva pensato di metterci una toppa, invece quest'ultima si è allargata, sgualcita, distrutta in pochi minuti. Il tempo impiegato da Calabria a tampinare la falsa irruenza di Cuadrado, quello utilizzato da Kessie per bloccare i tentativi di ingresso in area di Ramsey. 

DIVERSI, MA... - Squadra che è cambiata, non l'ha fatto fino in fondo. Chiaro: gli uomini erano diversi, più votati al sacrificio e alla compattezza. Ma almeno in fase di spinta, di costruzione, il tecnico si aspettava un paio di passi in avanti. Li ha avuti dalla costruzione dal basso, in parte anche dal palleggio: ma aveva modificato Ramsey e allungato Cuadrado per sfruttare pure l'ampiezza. No, niente, nada, niet. Poca forza nelle gambe e nelle idee; reparti distanti da urlarsi come megafoni; disorganizzazione di gioco a livelli... allegriani. 

NON PAGANO - E ora? Spazio alla prossima invenzione. Magari con Ramsey definitivamente fuori dal giro dei titolari e nuova occasione al tridente pesante. E' successo comunque qualcosa con loro tre in campo, no? E se pure Matuidi ha mostrato i soliti limiti tecnici, la sensazione è che procedendo per gradi (palleggio, attenzione, quindi pericolosità) qualcosa possa cambiare pure nell'immediato anche grazie alla protezione del francese. La luce in fondo al tunnel resta Dybala, ma un centravanti che non riempie l'area non è semplicemente un centravanti. Per quello c'è Higuain, il quale andrebbe comunque supportato in qualche modo e con discreta costanza. Sarri aveva ragione alla vigilia: serviva un'idea, anche per scuotere la Juve da questo assurdo immobilismo. Ne ha proposta una e ha fallito. Ma almeno s'è mosso qualcosa. E sì, quante idee e quanti dubbi che frullano. E sì, che non è normale a San Valentino, con un appuntamento galante con la Champions a poche notti di distanza. Però è sempre meglio che starsene in un angolo a porsi sempre le stesse, pesanti e legittimissime domande.