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A una grande sfida corrispondono grandi scelte. Eppure, Maurizio Sarri non si discosta da un sentiero che ha ormai tracciato: sarà 4-3-1-2, a San Siro; sarà Ramsey, il trequartista; sarà Higuain, il perno centrale e il partner di sua maestà Cristiano Ronaldo. Squadra che gioca, del resto, difficilmente la cambia. E' parte dell'indole di Maurizio Sarri, che alle 17 - ora della riunione tecnica - darà gli ultimi dettagli alla squadra che assomiglia sempre meno a un cantiere e sempre più a un edificio ultra moderno. 

LE SCELTE - Dunque, il trequartista. In realtà, il dubbio al toscano non è mai venuto: c'era sugli uomini, quello sì, ma non sul modo di giocare. Bernardeschi l'avrebbe piazzato ugualmente lì, a immaginarlo oltre le linee prestabilite dell'Inter di Conte, praticamente a dar fastidio. Del resto, i nerazzurri hannno sofferto essenzialmente due giocatori in quest'inizio di stagione: Joao Pedro contro il Cagliari, Arturo Vidal con il Barcellona. Due mondi opposti, accomunati dall'identico lavoro alle spalle del centrocampo e davanti alla difesa. E' in quel punto nevralgico che la Juve può andare ad aggredire la solidità dell'Inter. E più di Ronaldo, tocca a Ramsey sbucciare la durezza nerazzurra. 

IL RESTO - Per il resto, non si cambia. Szczesny ritrova Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce, De Ligt e Bonucci centrali. La mediana è quella titolare: Pjanic in regia, ai fianchi Khedira e Matuidi. Aaron, appunto, poco più avanti: aiuto prezioso per Ronaldo e Higuain. E Dybala? Può spaccare la partita e rompere gli equilibri, sul finale magari più precari per deficit di ossigeno. Comunque, il sentiero resta quello tracciato. Per tanti, anche quello giusto.

PROBABILI FORMAZIONI
Inter (3-5-2):
Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; D'Ambrosio, Barrella, Brozovic, Sensi, Asamoah; Lautaro, Lukaku.
Juve (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Ramsey; Ronaldo, Higuain.