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"Il significato di Juve-Atalanta è racchiuso in quello che accade nei minuti di recupero, dopo che Ronaldo - trasformando il secondo rigore della partita - ha riportato il risultato in parità. Non sono i bergamaschi a preoccuparsi di tenere palla per proteggere il 2-2, ma è la squadra di Sarri a nasconderla e a rallentare il ritmo per evitare rischi, temendo di subire un altro gol. Un segnale evidente di chi sia stato il migliore e di chi abbia avuto in mano il gioco fino a quel momento. Di chi sia il più forte in questo momento, insomma: non la Juve, ma l’Atalanta. E di come Sarri abbia annullato le stelle bianconere, che Agnelli gli ha consegnato in mano. Il presidente sta probabilmente rimpiangendo Allegri, che non prometteva spettacolo ma garantiva vittorie. Eppure grazie a questo pareggio la Juve lo scudetto lo ha virtualmente conquistato, nonostante Sarri, per mancanza di avversarie: il solco che ha scavato tra sé e le altre è troppo profondo". 

Di Stefano Agresti su calciomercato.com