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Rimettere le cose in ordine, non è sempre facile. Dipende da quale crediamo che sia l'idea di ordine. Qualcuno, talvolta, si trova a proprio agio nel caos. Alcuni, invece, lo incontrano per strada, provano a sfidarlo e, alla fine, scendono a compromessi. Come ha fatto Maurizio Sarri, in un passaggio graduale che, ieri contro la Spal, ha trovato un'ulteriore conferma. Infatti, dopo mesi di mezzi esperimenti, di giocatori provati in posizioni non proprio congeniali, contro la Spal si sono affermati alcuni sani principi: il 4-3-3 funziona meglio di altri moduli provati ultimamente. In conseguenza a ciò, alcuni spostamenti tattici hanno dato benefici anche ai singoli, che hanno ritrovato una posizione più affine. 

CUADRADO - Juan Cuadrado è uno di questi. Il colombiano, coperto da De Sciglio e Danilo, si è sganciato nelle corsie offensive, dove ha sempre fatto vedere il meglio. Un giocatore di talento, che nei ripiegamenti da il meglio di sé, purché non sia costretto a farlo. E da terzino, la fase difensiva ha spiegato anche lui essere stata difficile da apprendere. Passo dopo passo, si è adattato, ma da ala ha fatto vedere tutte le sue qualità. Profondità, dribbling e pure un assist a condire la serata. Cuadrado è stato, insieme a Dybala, la scheggia impazzita dell'attacco bianconero. 

RAMSEY - Trequartista, malino. Mezzala, molto meglio. Aaron Ramsey ha fatto finalmente una prestazione che si stava facendo attendere da troppo tempo. Questione fisica e di pressione mentale, ha detto Sarri nel post, spiegando come Ramsey stia crescendo e da mezzala riesca a dare il meglio di sé. Assist e gol, delizioso quasi, raffinato al punto giusto che quasi sembrava un revival dei tempi migliori all'Arsenal. Ma Ramsey non è affatto da buttar via, anzi, ha fatto vedere lucidità e classe adeguata quando si deve alzare il livello. Quindi, ora Sarri sembra aver trovato la quadra, e ci sono ancora alcuni giocatori in fila che cercano di essere rigenerati: uno su tutti? Federico Bernardeschi.