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Il grande ritorno sta per essere consumato. Manca sempre meno al fischio d'inizio della partita tra Napoli e Juventus, tra Maurizio Sarri ed il suo passato, e con lo scorrere del tempo si alza anche il livello di adrenalina nel corpo. Nei giocatori, nell'allenatore stesso, ma anche nei tifosi (che parlano dal web), parte tirata in causa più di altre in questa disputa, visto l'affetto sempre contraccambiato con l'ex allenatore. La vita però, ti mette di fronte a delle scelte, e non sfruttarle potrebbe essere peggio che "tradire" il proprio trascorso. C'è poco da fare, il legame che ha stretto Sarri a Napoli non potrà mai essere intaccato; può essere affiancato, da nuove gioie, da nuovi amori, o può essere sofferto, al punto di riscoprire la rabbia sopita ad ogni nuovo incontro. 

E come in una love story ormai conclusa, non volano certo parole al miele, quando prevale la rabbia. "​Sarri un professionista come pochi, un uomo come tanti" scrive un tifoso del Napoli che non perdona il passaggio in bianconero del tecnico. "​Io mica l'ho capito sto buonismo nei confronti di Sarri" commenta un altro, redarguendo chi, invece, continua a serbare un dolce ricordo malgrado il drastico cambiamento di panchina. Insomma, Sarri resta al centro, a Napoli, anche se sotto una luce diversa. Una luce che egli stesso sa, comunque, essere alimentata da un sentimento d'affetto, profondo, che non ha nascosto neppure ora che sta alla Juventus. Un segno di rispetto che da allenatore intelligente ha dimostrato sia al suo passato, quanto al suo presente. Quello che, invece, non si è visto negli striscioni affissi per le strade della città. 

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