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Musichetta in sottofondo e lo sguardo che cambia, inevitabilmente. E' la Champions, baby. E' l'ossessione e il sogno: è soprattutto l'obiettivo, in casa Juve. Che ha cambiato tutto per non cambiare nulla, perché alla fine della fiera la stagione sarà valutata in base al percorso che i bianconeri faranno in ambito europeo. Ecco perché Sarri non vuole sbagliare nulla, neanche quando tecnicamente potrebbe permetterselo. Solo che... ormai è costretto. Costretto a cambiare. Un po' per infortuni, un po' per modificare l'ultima sinfonia: a proposito di musichetta. 

DA BERNA A DYBALA - Dunque, chi va dentro? Tutto dipenderà dagli uomini che resisteranno. E allora, subito da scartare Douglas Costa: il brasiliano ne avrà probabilmente per un mese, oggi farà i primi esami strumentali che evidenzieranno l'entità del problema al flessore. Il ballottaggio per il suo sostituto è tra Bernardeschi (non al top, neanche mentalmente) e Paulo Dybala, a Firenze nuovamente in panchina. Sì, è arrivata l'ora di sfoderare il talento del dieci. E sì, potrebbe farlo anche largo a destra, ruolo in cui Sarri l'ha provato esclusivamente a Villar Perosa. Come a dire: può farlo, però non da far impazzire. C'è poi Rabiot, che scalpita e attende il suo momento: difficile che Matuidi gli ceda il posto, soprattutto dopo l'ultimo endorsement di MS. Chi può avere una ghiotta chance è Bentancur, il cui destino dipenderà dalle condizioni di Pjanic. Staremo a vedere, intanto Maurizio prega: 'Non troppi cambi, non troppi cambi...'.