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Antonio Conte ne ha per tutti. Dopo aver attaccato indirettamente Maurizio Sarri, al termine di Inter-Udinese ("Qualcuno deve stare tranquillo e sereno perché ora sta dalla parte forte"), il tecnico dell'Inter, nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida allo Slavia Praga, risponde piccato ad una domanda sulle sue difficoltà incontrate negli anni in Champions League, lanciando una frecciata a Massimiliano Allegri. Il motivo? La Juve di Conte era ancora una creatura in formazione, la macchina che ha avuto a disposizione Allegri era già una corazzata. Da qui, secondo le parole dell'allenatore salentino, la differenza di risultati tra i due ex bianconeri in Champions.

CHE ATTACCO! -  "Non posso dire niente, si vive di luoghi comuni. Basta che uno dica delle cose in tv che poi tutti la ripercorrono. Ho giocato 3 Champions League, la prima con la Juve dopo aver vinto lo scudetto partendo da due settimi posti. La squadra era del tutto nuova e uscimmo ai quarti. L'anno successivo uscimmo ai gironi e arrivammo in semifinale di Europa League. Poi ho giocato la Champions con il Chelsea che veniva da un decimo posto, con una squadra del tutto rivoluzionata. Questa sarà la quarta partecipazione alla Champions. Poi tutti si aspettano che quando io tocco qualcosa, si vince. Ma non è così, questa competizione si affronta con una creatura già formata, cosa che gli altri hanno avuto modo di fare, mentre io ho sempre allenato creature appena nate. Questa è la risposta che mi sento di dare ai sapientoni".


LE FRECCIATE DI MAX - Un attacco diretto, neanche troppo nascosto, all'ex allenatore della Juve. Una stoccata a Max che, nei suoi anni in bianconero, a sua volta non si era fatto mancare frecciate velenose all'indirizzo del suo predecessore. Tanti riferimenti, perlopiù velati, a rimarcare una differenza di risultati in Europa che pendeva tutta dalla sua parte. Nello sfogo che riproponiamo in video dello scorso marzo, Allegri sottolinea, alla vigilia della gara di ritorno proprio contro l'Atletico Madrid, che una prematura uscita dalla Champions non sarebbe stata un fallimento, in quanto al suo arrivo la squadra (allenata da Conte) era appena stata eliminata ai gironi, senza neanche raggiungere gli ottavi: "Ripeto per la miliardersima volta, da quando sono arrivato io la Champions è sempre stata un obiettivo, l’anno prima la Juve era uscita ai gironi. Non mi sta bene che si dica che sia un fallimento se usciamo dalla Champions. Siamo arrivati due volte in finale, non è poco!". La risposta di Conte si è fatta attendere, ma non appena ne ha avuto la possibilità non si è lasciato sfuggire un assist goloso, come a dire: "E' vero, in Champions non ho fatto bene, ma non avevo squadre pronte. A differenza di qualcun altro...".