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Maurizio Sarri venerdì mattina, in occasione della conferenza stampa pre Fiorentina-Juventus, ha spiegato come abbia il compito prioritario di recuperare completamente Daniele Rugani specialmente dopo il grave infortunio che ha subito Giorgio Chiellini. Giusto, anzi giustissimo. Ma in questo momento forse le priorità sono altre, anche o soprattutto dal punto di vista del recupero di giocatori sotto l'aspetto emotivo e non solo. Uno su tutti: Paulo Dybala. Il numero dieci bianconero più di chiunque altro ha infatti vissuto un'estate controversa, nonostante siano parecchi i giocatori che hanno subito più che altro le manovre di mercato in uscita della Juventus. Prima centrale nel progetto bianconero, attraverso contatti con lo staff tecnico per iniziare a impostare un'evoluzione nel ruolo di centravanti al fianco di Cristiano Ronaldo. Poi messo sul mercato, anche scaricato in malomodo, spingendolo verso Manchester United e Tottenham senza successo, mai realmente fatto sentire importante pure dopo aspettando un affondo del Psg che in ultima istanza non è arrivato. E ancora lasciato fuori dalle rotazioni per queste prime tre partite di campionato, un po' per forza (vedi gli infortuni di Firenze), molto per scelta.

MISSIONE JOYA – Necessaria un'inversione di rotta. Falliti i tentativi di cederlo, una delle missioni di Sarri deve essere quella di recuperare Dybala, trovandogli una collocazione che sappia trasformarlo nella soluzione e non in un problema. Nemmeno preso in considerazione dopo l'infortunio di Douglas Costa, anche per Sarri non è la fascia il luogo giusto per rivedere il miglior Dybala. Fino ad oggi semmai è solo un vice Gonzalo Higuain, quando sarebbe lecito aspettarsi il contrario: evidentemente in ritardo di condizione, non è restando sempre in panchina però che saprà ritrovare fiducia la Joya. Ma non è più tempo delle mezze misure, non può essere uno dei tanti. Serve il vero Dybala, è compito di Sarri trovarlo e lanciarlo. Al di là della posizione o dei presunti equilibri. Un altro anno di Dybala comparsa e non protagonista è proprio quel lusso che la Juve non voleva permettersi, per questo ha provato a venderlo in ogni modo. Ora è rimasto e allora va recuperato. Anche prima e meglio dei vari Rugani che già ci sono in rosa.