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Maurizio Sarri, in conferenza stampa, commenta così Juve-Bologna.

GESTIONE PICCOLE - "Il problema è la gestione. Perché dobbiamo gestire un 2-1 quando possiamo segnare da un minuto all'altro, e non troviamo la cattiveria di chiuderla? Voglio tritarla, la partita. Non gestirla. Sennò succede quello che è capitato stasera. E' una partita che se gestisci o aggredisci cambia dell'1%. Se qualcuno non ce la fa martedì, gioca un altro. Non mi era già piaciuto dopo il gol del vantaggio. Abbiamo fatto venti minuti di grande livello. Molto meglio nel secondo tempo, negli ultimi minuti è stata una concomitanza di errori tecnici o magari abbiamo peccato di leggerezza. Il nostro modo di giocare ha un confine sottile tra un palleggio di qualità e un palleggio di sostanza. Se è fine a se stesso, ti porta a fare cazzate". 

PARTITE APERTE - "La cattiveria può essere una spiegazione delle ultime tre partite. Abbiamo creato più rispetto a prima, bisogna concretizzare. Avevamo prima problemi a creare, ma adesso muoviamo la palla in maniera diversa, ci dà un livello di pericolosità diversa rispetto all'inizio. La spiegazione rispetto all'inizio può essere una manovra più pericolosa  e lenta. Le fasi iniziali della stagione trovi squadre di seconda fascia, ma che stanno bene, che creano difficoltà a tutti. Abbiamo avuto la sfortuna di prendere gol di ottima fattura, non sai se hai responsabilità o se l'avversario ha fatto qualcosa di ottimo. Non è semplice, con squadre in salute. Loro davanti sono di buon livello, mi sembrano tutti di ottimo livello. Situazione da mettere a posto, sapendo che siamo stati bravi a migliorare il gioco, adesso concretizziamo".

RABIOT - "Molto più dentro il gioco, più attivo. Con personalità diversa, nelle iniziative che ha preso. Gli mancano i novanta minuti, mi sembra un deciso passo in avanti. Cosa gli ha chiesto? Nell'impostazione bassa, sapevamo che Pjanic aveva Soriano, c'era bisogno dei movimenti di Pjanic che apriva certi spazi. Rabiot l'ha fatto bene, con meno sicurezza all'inizio". 

CATTIVERIA - "Attaccare e creare situazioni simili a quelle di stasera si può, ma è qualcosa che nasce dentro. In allenamento vai con una serenità diversa. Ci sono giocatori che in allenamento fanno 100 su 100, poi in partita 0 su 1. Aspetto mentale che conta più di quello tecnico. Come si allena? Esercitazione, ma anche convincimento, parlando coi giocatori coinvolti".

AMMONIZIONE - "Ho protestato sul loro gol, per me era nato da un evidente fallo su Bernardeschi nel momento in cui stava per mettere palla fuori in area di rigore. C'era anche intervento dubbio su Cuadrado. Situazioni così. Tutto nella normalità. Il quarto uomo era un po' permaloso, ha richiamato l'arbitro e l'ha fatto ammonire. Era una protesta contenuta e civile, senza parole che andassero oltre".

VESTITO - "Perché mi vesto sempre così? Spero che questa roba me la cambino, o che me la lavino. Mi vesto con quello che mi danno nello spogliatoio. Avevo un piumino, mi sembrava esagerato. Spero sia nuovo o almeno lavato". 

MIHAJLOVIC - "A Empoli a scambiare opinioni, è stato un piacere. Da quei giorni passati insieme ho una stima e considerazione fuori dal normale. Personaggio fuori dal quotidiano e dal normale, per intelligenza, curiosità, personaggio di spessore enorme. Salutati? A distanza, ho un po' di raffreddore e non mi volevo avvicinare. Cosa avrei voluto dirgli? Gli avrei detto che ho detto ieri in sala stampa, che in questa fase iniziale il Bologna è una delle squadre che mi è piaciuta di più. Propositiva, e in sofferenza ha dato capacità di chiudersi e ripartire. Giocatori di qualità, come Palacio che è ancora straordinario. Lavoro di ottimo livello. Si vede dal pubblico di Bologna. Si diverte a vedere la squadra, penso che per un allenatore sia tanta roba. Ma non perché il risultato non conta, ma perché quando una squadra diverte, facendo un gioco e non uno sport, ha molte più possibilità di vincere e divertire. Gli farei i complimenti, se li merita".