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Maurizio Sarri parla in conferenza stampa dopo la vittoria sul Verona: "Loro hanno fatto una buona partita ma da qui a dire che meritavano di vincere un po' ce ne passa. Sono in salute un questo momento e andare sotto contro squadre che stanno bene è una cosa pericolosa. Tecnicamente possiamo fare meglio perché abbiamo sofferto la pressione degli avversari nell'uscita da dietro. Tatticamente possiamo fare meglio perché dovevamo essere più corti e c'erano quei dieci metri di troppo che ci creavano delle difficoltà. Siamo una squadra in costruzione e cambiare parecchio è sempre pericoloso. Forse è colpa anche mia".

COPPA - "Se noi sbagliamo partita prima e dopo la Champions dopo 3 mesi ne sbagliamo 12, è un problema serio. Ovvio che in Champions il dispendio di energie mentali e nervose è importante, è più facile ricaricare le pile dal punto di vista fisico che quello mentale. Cambiare in questo momento per noi può rappresentare un problema. Gli schemi di Sarri sono dettati dai calciatori. Il Napoli per caratteristiche è una squadra simmetrica, il Chelsea meno e la Juve ancora meno quindi dobbiamo trovare la forza nei punti di forza dei calciatori. Sul 2-1 potevamo chiudere la partita, dopo dovevamo accelerare le ripartenze, dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista venire a capo di questa partita non era semplice, 10 punti in costruzione è sostanzioso".

CAN - "In partenza prevedendo la loro aggressività ho cercato di mettere un giocatore più di palleggio, dopo siamo andati sul sicuro perché a noi Khedira ha dato grande solidità, è un discorso di scelte momentanee".

SU COSA LAVORARE - "L'aspetto positivo è caratteriale, soprattutto la fase iniziale del secondo tempo è stato di un buon livello di determinazione. Gli aspetti su cui lavorare sono uscire dalle pressioni avversarie senza perdere linearità facendolo con più personalità perché le capacità tecniche ci sono. Poi dal punto di vista tattico. Uscire dalle pressioni avversarie necessita di livello tecnico eccezionale, ma noi lo facciamo timidamente, con paura di sbagliare. Ci manca un po' il movimento senza palla, gli esterni dovrebbero muoversi per ricevere il pallone, invece l'hanno fatto in maniera un po' timida spalle alla porta, costretti a restituire subito il pallone. Ci sono margini tattici e anche tecnici, che riguardano anche la sicurezza".

FRAGILITA' - "Soprattutto quando le squadre escono con tre difensori serve qualcosa in più in pressione alta per bloccare sul nascere l'azione degli avversari. Non l'abbiamo fatto bene stasera e lì allungandoci finiamo in difficoltà. Quello che non mi piace molto della mia squadra è che ci rifugiamo troppo spesso negli ultimi 20 metri e per come giochiamo noi diventa pericoloso".

SIMMETRIE - "Il punto di equilibrio deve essere il saper leggere velocemente la posizione di Ronaldo e adeguare la fase difensiva a seconda della posizione di Ronaldo, ci sono momenti in cui ci sarà da difendere con il 4-4-2, altri con il 4-3-3. Nel momento in cui Ronaldo è dentro Matuidi esce per prendere il centrocampista avversario e questo non deve succedere, dovrebbe andarci il vertice. Sono movimenti che ci saranno nel tempo e che ora ci mettono in difficoltà, dobbiamo imparare a farlo".

RABIOT - "Cosa deve pensare? Che Matuidi è forte. Sta facendo un grandissimo inizio di campionato e in questo momento è giusto sfruttarlo a pieno. Quando ho un compagno di squadra forte sono contento. Se è nel tuo ruolo sei felice al 99%, se è in un altro al 101. Rabiot deve stare sereno. Sta crescendo come Ramsey. Non volevo assolutamente cambiare tutti e tre i centrocampisti in una partita e per il motivo che ho detto prima non volevo togliere Matuidi da quel ruolo dove sta adottando una certa maturità