MERTENS – Un esempio lampante della bontà del lavoro di Sarri sul reparto avanzato proviene dal Napoli. Il principale beneficiario dell’epopea partenopea di Maurizio è stato sicuramente Dries Mertens. Il belga classe 1987 era arrivato in Italia con Rafa Benitez. Buona la prima stagione in azzurro con 13 gol e 12 assist in 47 presenze. Un rendimento positivo crollato nell’annata seguente, con solamente 10 reti e 12 passaggi in 53 gare. Il tocco da Re Mida di Sarri ha trasformato Mertens, che da esterno sinistro si è trasformato in un attaccante totale. Ed i numeri testimoniano una crescita clamorosa: 11 centri nel 2015/16, leggermente oscurato dall’Higuain dei record, prima dell’esplosione dell’anno seguente, con le 34 perle in 46 gare.
HAZARD – Anche l’avventura inglese di Sarri è stata caratterizzata dalla maturazione di un giocatore in particolare. È il caso di Eden Hazard. Il fantasista belga aveva sempre segnato con regolarità, mancando la doppia cifra solamente in una stagione, la 2015/16, quando il Chelsea aveva vissuto una grave crisi. Ma la filosofia del tecnico italiano è stata un toccasana straordinario per il numero 10 dei Blues. L’annata da poco conclusa ha visto Eden segnare come mai prima d’ora nella sua esperienza inglese: 21 centri in 52 presenze, senza dimenticare i 17 assist. Un rendimento mostruoso che ha spinto il Real Madrid a svenarsi pur di averlo in squadra.
DYBALA – Ora la Juventus spera che Sarri non abbia smarrito il suo tocco magico. Infatti, nonostante gli ottimi numeri, l’attacco bianconero ha bisogno di alternative al solito Cristiano Ronaldo. E bisogna ritrovare al più presto un Paulo Dybala improvvisamente smarrito. Lo dicono i numeri: l’ultima stagione è stata la peggiore tra le torinesi per l’argentino, in gol solamente 10 volte in 42 gare. Un tracollo inatteso, specialmente dopo le 26 marcature nel 2017/18. La Vecchia Signora spera che Sarri restituisca gol e sorriso alla Joya. Una sfida nella sfida da vincere a tutti i costi.