commenta
Più che con il gioco, la Juventus dovrebbe provare a battere il Napoli con l'orticoltura. Altro che uno-due, verticalizzazioni e inserimenti: meglio parlare di zolle e irrigazione! Questo almeno è il pensiero di Maurizio Sarri, che molti continuano a considerare un maestro di calcio leggendario ma a me sembra più che altro un leggendario lamentino. 

Il Napoli vince contro l'Udinese alla Dacia Arena (giocando male, ma non lo diciamo, mi raccomando) e lui cosa fa? Se la prende con il terreno: "Giocare in questo campo è indegno, non si potevano fare tre passaggi di fila. E questa è la fotografia del calcio italiano". Un pianto che si trascina da tempo, riproposto di recente anche dopo la partita di Ferrara contro la Spal (anche quella giocata malissimo, ma non lo diciamo, mi raccomando). Siamo sicuri che il prode Maurizio sia il vero erede di Sacchi? Al massimo, per ora, potrebbe esserlo di Pino il giardiniere. 

Insomma, verso lo scontro diretto, armiamoci tutti di pale e annaffiatoi. Ma non dite a Sarri che la Juve, da Perugia a Istanbul, di veri campi indegni ne sa qualcosa in più di lui...