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Strana, la vita. Maurizio Sarri ha inseguito per una carriera intera lo scudetto da allenatore e una volta raggiunto l'obiettivo il suo futuro è comunque in dubbio. Non fa caso, o almeno così dice, alle critiche che arrivano da fuori, perché lui non legge siti e giornali. Ma non è certo colpa della pressione mediatica se arrivati agli sgoccioli della stagione la sua conferma per un altro anno è tutt'altro che scontata. "L'ambiente è abituato a vincere - ha dichiarato il tecnico in conferenza - e tutto viene attutito dall'abitudine alla vittoria che secondo me non ci dovrebbe essere perché vincere è un evento straordinario e non dovrebbe mai essere trattato come evento ordinario". Parole che fanno il paio con quelle che Max Allegri ha ripetuto come un mantra nel suo quinquennio juventino.

ABITUDINE - Un po' è per difendere il proprio lavoro, anche perché questa Juve come quella di Allegri, è nettamente la più forte del campionato oltre che quella che costa di più a livello di ingaggi. In queste condizioni vincere lo scudetto o oggettivamente l'obiettivo minimo che ci si può aspettare da un qualsiasi allenatore della Juventus ma una volta raggiunto è giusto rivendicare il risultato. Vincere non è mai scontato e in questa stagione vale ancora di più. Per Sarri, quello vinto è "forse il campionato più difficile nella storia" per tutti gli avvenimenti accaduti. I bianconeri erano andati in pausa forzata a marzo a +1 sulla Lazio ed hanno portato a casa i punti buoni per lo scudetto subito dopo il lockdown, mentre le avversarie si accartocciavano su loro stesse.

FUTURO - Sia Sarri, come Allegri prima di lui (ma anche i calciatori), parlano e parlavano dello scudetto non come obiettivo minimo ma come obiettivo principale perché è in campionato che si misura la forza della squadra, non in un torneo affascinante ma anche crudele come la Champions dove infortuni, squalifiche, sorteggi ed episodi vari possono cambiare il volto di una stagione intera. Per questo Sarri crede che la società abbia già deciso il suo futuro, perché una partita non cambia il giudizio generale sulla stagione. In questo giudizio, però, dovrebbero essere messi dentro anche i risultati raggiunti e Sarri lo scudetto l'ha vinto. Pure Allegri l'aveva fatto ma dopo il quinto di fila venne comunque silurato. "Vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta", dice il motto aziendale, andrebbe aggiunto che non è mai scontato. E questo, qualcuno, sembra averlo dimenticato. Sicuramente tra i tifosi, forse anche in dirigenza.

@lorebetto