DAI NUMERI - E' bello, quando entrambi parlano col pallone. Quando condividono un'azione e uno sguardo. Quando, pure se il calcio resta un gioco corale, quel pezzo di partita diventa un fatto privato. Intimo. Solo loro. L'assist al bacio che vale il 2-1 di CR7 è un esempio chiarificatore di cos'è Ronaldo, però soprattutto di cosa sta diventando con l'aiuto di un continuo Dybala, generatore costante di illuminazioni e quindi di occasioni. Per Cristiano è manna dal cielo, è il supporto che nella scorsa stagione ha avuto solo a tratti e mai sul più bello. E' l'opzione della Juventus: la principale, non più una delle tante. In una serata da alti e bassi come quella dello Stadium, il portoghese è riuscito comunque ad arrivare a otto tiri; di questi, quattro sono arrivati in porta; di questi, due sono stati trasformati in gol. Matrioska di conseguenze. Decisive.
ALLE SENSAZIONI - Il tiro di Cristiano Ronaldo è stato il tipo di 'arma' più utilizzato dalla Juventus contro il Parma, l'estro di Dybala la luce più abusata durante l'arco dei novanta minuti. Non hanno funzionato i riferimenti laterali (Danilo-Cuadrado male in fase di spinta), pure Matuidi ha sbavato in interdizione e negli inserimenti. E' cresciuto Rabiot: ma è rimasto a dare ordine, senza spingersi in avanti. Tutto è girato attorno a Dybala, a quanto poteva creare, a quella palla incollata sul mancino e ai movimenti a uncino del Sette. E con un Ramsey assente, la sensazione netta della e dalla gara era che toccasse ancora a quei due deciderla, ancora a quei due trovarsi, ancora a quei due inventarsi una vittoria. Il duo, senza tridente, ha battuto un altro colpo. La loro è la lingua dei segnali.
@CriCor9