PJANIC E BONUCCI FLOP - Se da un lato fa fatica a farsi comprendere, dall’altro lato è innegabile che gli interpreti della sua filosofia non stanno rendendo giustizia alle sue idee. Pjanic doveva essere l’uomo da 150 palloni a partite, il Jorginho del Napoli che si è portato con sé anche nell’avventura al Chelsea, mentre Bonucci il leader della difesa dai piedi buoni, capace di coordinare la retroguardia in fase di impostazione. Il risultato è stato opposto, i due sono apparsi tra i peggiori nella partita contro il Lione. L’anima della difesa è stata rappresentata da De Ligt, che ha ben 12 anni in meno di Bonucci, protagonista anche di uno screzio con Matuidi nel pre-partita. Il centrocampista bosniaco, invece, dai famosi 150 palloni ai 33 passaggi fatti registrare al Parc Olympique Lyonnais, di cui 31 riusciti. Due flop, ancor più gravi dal momento che formano insieme a Ronaldo e Dybala la spina dorsale della Juve.
LE SOLUZIONI - Sarà l’ora di cambiare qualcosa? I tifosi lo chiedono a gran voce e vorrebbero vedere un netto cambio di marcia a partire dalla partita contro l’Inter. In più, in aiuto al tecnico toscano c’è il recupero di capitan Chellini, un recupero che porta con sé quella leadership assente nei momenti delicati. La soluzione al deludente Pjanic è in casa, ovvero Rodrigo Bentancur in cabina di regia, un ruolo che ha già dimostrato di poter ricoprire in virtù delle sue qualità tecniche e di palleggio. Le soluzioni ci sono e Sarri può dare la svolta, ma avrà il coraggio di escludere Bonucci e Pjanic in una partita cruciale come il derby d’Italia? Il campo darà la risposta, il risultato finale la sentenza.