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Maurizio Sarri è stato colpito dalla polmonite. Una notizia data ufficialmente dalla Juventus nella giornata di ieri, che ha avuto seguito negli approfondimenti dei giornali e non solo. La sindrome influenzale l'ha colto e fermato già dopo l'amichevole interna di Villar Perosa, tanto da fargli saltare la Triestina, ma la polmonite ha messo a rischio l'intero inizio di campionato. Come riporta Repubblica, infatti, Sarri si sta curando a casa, sta seguendo gli allenamenti grazie alle riprese aeree dei droni e si confronta quotidianamente con il suo staff. Sarri probabilmente salterà il Parma, l'esordio con la Juve, ma rischia di perdersi anche la gara contro il Napoli. Vuole esserci, ma non è detto che i medici diano il via libera al rientro. 

L'ESPERTO - Francesco Blasi, esperto professore di pneumologia dell'Università di Milano, ai microfoni di Repubblica ha detto: "La polmonite non è un ospite da prendere sotto gamba. Si cura, si guarisce, ma bisogna mantenere la guardia alta. Sarri è un fumatore e il fumo è uno dei 5 fattori di rischio per possono facilitarne l'insorgenza. La polmonite è ancora pericolosa e il 10% dei casi rimane mortale. Se ben curata non lascia tracce, ma di solito servono quattro settimane di immunodepressione durante la quale il paziente è ancora esposto".