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In questa Juve priva di un centrocampo forte e consistente, al punto da non riuscire a prendere in mano la partita nemmeno (con tutto il rispetto) contro il Benevento, c’è un campione che sta andando alla deriva: Paulo Dybala. Ogni giorno la sua posizione si fa più difficile, ogni gara gli porta addosso nuove critiche anche all’interno del club bianconero. Possibile che le colpe siano tutte - o soprattutto - sue? A noi non pare.

La Juve non ha fatto nulla per mettere Dybala nelle condizioni ideali per esprimersi al massimo: non ha preso un centravanti d’area che permettesse a lui e Ronaldo di avere un punto di riferimento davanti, non ha costruito (come detto) un centrocampo solido che non lo obbligasse ad arretrare sempre per andare a prendere palla. Dice Pirlo: "Lontano dall'area avversaria non deve sprecare energie". Sì, ma chi lo mette nelle condizioni di sfruttare le forze che ha risparmiato?

Per carità, il rendimento di Morata è straordinario e sorprendente, si sta rivelando un vero colpo di mercato, ma la sensazione che si stia preparando - magari involontariamente - la strada per la cessione di Dybala è forte. E Pirlo ci sta mettendo del suo, proprio con le scelte di cui abbiamo parlato: in mezzo lascia sempre e solo due giocatori, Arthur e Rabiot o Bentancur e McKennie, una debolezza evidente della quale uno come Dybala non può non fare le spese.

Dybala evidentemente ha le sue responsabilità, ci mancherebbe. In parte è di sicuro condizionato da una forma fisica approssimativa, comunque il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative e delle doti che possiede. Resta il fatto che non viene mai messo al centro del progetto juventino: deve ritagliarsi uno strapuntino, lui che avrebbe diritto (in virtù delle qualità tecniche) a sedersi su una bella poltrona comoda dalla quale dispensare colpi magici, giocate vincenti, tanti gol.

Magari, da gennaio in poi, o più probabilmente dalla prossima stagione, lo farà altrove.

@steagresti