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Karl-Heinz Rummenigge, ad del Bayern Monaco, parla così a Tuttosport: "Quando conquisti cinque titoli il merito non può essere di una singola persona, bensì dello spirito di gruppo che si è formato all’interno della società e del club. C’è il mio nome tra i premiati, ma è come se ci fossero anche l’allenatore Flick, tutti i giocatori, lo staff. Ai tempi del Covid, senza pubblico, era importante trovare un modo per tirare fuori la personalità della nostra squadra e siamo contenti di esserci riusciti. Abbiamo vinto tutto nell’anno più difficile della storia del calcio". 
 
LEWANDOWSKI DA PALLONE D'ORO - "Robert è stato il migliore di tutti: ha segnato un sacco di gol vincendo cinque trofei. Era davvero impossibile fare meglio di lui. Ho chiamato Gianni Infantino, il presidente della Fifa, facendogli notare che non è bello che nel 2020, senza Pallone d’Oro, ci sia un buco nell’albo d’oro del miglior giocatore. I campionati più importanti, nonostante il Coronavirus, sono arrivati alla fine e i giocatori più forti hanno fatto la differenza anche al tempo del Covid. Sono proprio contento che voi di Tuttosport, all’interno della tradizionale cerimonia del Golden Boy, abbiate previsto un premio speciale per Lewandowski. Robert lo merita e il 14 dicembre festeggeremo assieme". 

HAALAND - "È in Germania da quasi un anno ed è stato protagonista di un ottimo 2020: Haaland merita il Golden Boy. Davvero un trasferimento azzeccato quello del norvegese al Borussia Dortmund. È una bestia, sta segnando tantissimo. Davies non c’è rimasto male: è reduce da un’annata super, ha vinto tutto. Haaland sta bene a Dortmund e sinceramente, finché abbiamo questo Lewandowski, a noi non serve. Cosa capiterà in futuro non lo posso prevedere, anche perché io resterò in carica soltanto fino al dicembre 2021. Una cosa la posso dire con certezza: con Watzke, il plenipotenziario del Borussia Dortmund, ho un bel feeling. E fino a quando ci sarò io al Bayern, un altro acquisto a parametro come quello di Lewandowski non ci sarà più. Negli anni abbiamo instaurato rapporti amichevoli con il Borussia, anche sul mercato». 
 
DYBALA - "Le ho sentite anche io, queste voci. Ma posso garantirvi che non c’è nulla di vero. Non abbiamo mai nemmeno avuto un contatto serio con il suo agente". 
 
ALABA-JUVE A ZERO - "Ogni squadra pensa giustamente a rinforzarsi. È normale, in questa situazione, che i top club europei pensino ad Alaba. Adesso tocca a lui prendere una decisione sul futuro: magari cambierà squadra. O magari ci ripensa e decide di restare al Bayern. Vedremo". 
 
DOUGLAS COSTA - "Riscatto? Non abbiamo ancora deciso, è troppo presto. Sicuramente finora siamo molto contenti di lui. Lo abbiamo ritrovato bene. Douglas, grazie alla sua abilità nel dribbling, è il giocatore che ci serviva". 
 
MORATA - "Sorpreso? No, perché ho sempre considerato Morata un attaccante forte, pericoloso. Esattamente come aveva dimostrato durante la sua prima avventura in bianconero. È un numero 9 con qualità importanti". 
 
PIRLO - "Sono convintissimo che avrà successo anche da allenatore perché è stato un autentico maestro in campo e lo sarà pure in panchina. L’altra sera, al Camp Nou, hanno disputato una partita fantastica ribaltando il risultato di Torino e conquistando il primato del girone. Si è vista anche la mano di Pirlo. La Juventus è sempre un’avversaria da non sottovalutare. È un club che merita grandissimo rispetto. E poi non dimentichiamoci che c’è Cristiano Ronaldo. CR7 continua a sorprendermi ogni anno di più. Recentemente Andrea Agnelli mi ha invitato a Torino per visitare il nuovo centro sportivo. Durante il blitz alla Continassa ho visto Cristiano negli spogliatoi dove si sottoponeva alla sue solite cure. Era sorridente, come sempre. Ronaldo è un positivo e mentalmente fa la differenza: è in grado di segnare e trascinare la squadra in qualsiasi momento. Sono pochi i giocatori con la sua qualità". 
 
9 SCUDETTI DI FILA O CHAMPIONS - "No. Perché quando vinci la Champions, come è successo a noi in estate, il primo pensiero è rivincerla. Vorremmo avvicinarci al Bayern degli Anni 70, campione d’Europa per tre anni consecutivi. Detto questo, noi puntiamo alla nona Bundesliga di fila e auguro ad Agnelli di conquistare il decimo scudetto. Per noi top club, la vittoria nel massimo torneo nazionale è la base, poi c’è la ciliegina della Champions. Tutti noi vogliamo dominare in Europa perché la Champions è la Champions". 
 
AGNELLI MIGLIOR PRES EUROPEO - "Condivido al cento per cento. Innanzitutto nove scudetti non si vincono per caso. E non dimentichiamoci il grandissimo lavoro che sta svolgendo all’Eca nel momento più difficile per il calcio a causa del Covid".