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L'esempio è lì, pochi passi più avanti: Manuel Locatelli. Qualità, carattere, personalità. Doti necessarie per imporsi alla Juventus, doti su cui devono puntare anche i vari giocatori in prestito, quelli che sperano e lavorano per tornare alla base. Due su tutti: Nicolò Rovella e Nicolò Fagioli. I più attesi al salto sono loro, che possono ispirarsi a chi è passato dall'esaltazione alla caduta per poi riprendersi tutto con gli interessi. Dal gol a Buffon a 18 anni all'addio al Milan, poi la rinascita al Sassuolo e il sogno Juve. Un'avventura all'insegna del non mollare mai. Qualcosa a cui ispirarsi davvero. 

Dall’esaltazione c'è già passato Nicolò Fagioli, prima ancora di diventare maggiorenne, tanto che l’attesa per la sua esplosione si è moltiplicata e il passaggio in prestito alla Cremonese è stato mal digerito da parte della tifoseria. La sua trasformazione nel ruolo e il passaggio tra i professionisti hanno rallentato un po' il percorso, ma la sua vita alla Juventus non è finita. Alla Cremonese è arrivato perché fortemente voluto da Fabio Pecchia e ne è subito diventato fulcro, con un gol, un assist e un rigore procurato in quattro partite. La stessa rincorsa può farla Nicolò Rovella, che parte un po' più avanti. E' esploso nel Genoa, la Juventus lo ha bloccato e gli tiene gli occhi addosso. Loro sono i più attesi, ma anche altri meritano una citazione: Filippo Ranocchia è protagonista nel Vicenza e Fabio Miretti, classe 2003 con un precampionato in Prima Squadra, è un punto fermo della Juventus Under 23 con cui ha già firmato tre gol.