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"Gli esuberi sono un problema per i bilanci: tanti giocatori in rosa significano tanti stipendi da pagare, in alcuni casi a cifre non più “sostenibili” soprattutto se l’elemento in questione non rientra nei piani del club. E il capitale “immobilizzato” non è mai un buon affare. Alla difficoltà economica si aggiunge però la questione tecnica. Allenare gruppi superallargati di 30 o 35 giocatori può essere un problema logistico: dove li metti sul campo? E ancora di più un problema di qualità della seduta. Uno dei capisaldi del calcio moderno è la cosiddetta “intensità”: il pressing, il recupero alto, la transizione da una posizione difensiva a una offensiva, sono caratteristiche di una squadra che per essere produttive devono essere fatte con velocità di azione, uscite “forti” sull’avversario, corse senza palla. Tutte caratteristiche che, appunto, vanno allenate. Ebbene, con una rosa extralarge la qualità dell’allenamento può non essere altissima, perché non tutti i componenti del gruppo sono all’altezza: non tanto da un punto di vista atletico, quanto da un punto di vista tecnico". 

E' l'allarme lanciato dalla Gazzetta dello Sport, che analizza come una seduta ricca di esuberi e con una rosa extralarge non faccia altro che penalizzare l'allenamento stesso. E, va da sé, le qualità della squadra oltre al suo rendimento.