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Quello di Dejan Kulusevski è un colpo da grande società. Almeno così sembra: la Juve è stata tempestiva, non ha badato a spese, chiudendo tutto in pochi giorni. Forse pure troppo pochi. Poi il tempo dirà se sia stata un'operazione vincente o meno, ovvio. Intanto c'è però qualcosa che non torna riguardo la gestione del mercato bianconero tra estate e primi giorni d'inverno. Perché la rosa a disposizione di Maurizio Sarri è sicuramente extra-large, in termini di talento e di talenti, anche dopo i primi addii di Mario Mandzukic e Mattia Perin, ma ha allo stesso tempo delle lacune evidenti. Perché la rosa bianconera è ancor più sicuramente extra-lusso, con un monte ingaggi che resta vicino ai 150 milioni netti, più del doppio della rivale più ricca e agguerrita come l'Inter. E il bilancio al netto dell'aumento di capitale da 300 milioni, avrebbe bisogno di cessioni e plusvalenze, ancora non pervenute. 

96 MILIONI IN PRESTITO – Nel prospetto per l'aumento di capitale (concluso con successo proprio negli scorsi giorni), si parlava di “una situazione di tensione finanziaria non disponendo di capitale circolante sufficiente a far fronte al proprio fabbisogno finanziario complessivo”. E intanto settimana dopo settimana ci si accorge di esigenze sul campo per il calcio di Sarri. Eppure la Juve spende, tanto, tantissimo. Ma non per l'immediato. L'acquisto di Kulusevski è tipico di una grandissima squadra. Però è anche il terzo in meno di sei mesi che porta i bianconeri ad appesantire le uscite senza rafforzare la squadra nel presente: i 44 milioni per lo svedese (35 più 9 di bonus) si aggiungono così ai 22 milioni spesi per Luca Pellegrini poi girato al Cagliari nonostante l'assenza di un vice Alex Sandro, ma anche ai 26 milioni più 4 di bonus per Cristian Romero lasciato al Genoa fino a fine stagione. In tutto quasi 100 milioni di investimento per il futuro, quando ci sono ancora tante cose da sistemare. Per ora l'unica certezza è che la Juve ha praticamente sempre avuto ragione in questi dieci anni. Ma qualche dubbio rimane, perché aspettando che ogni casella vada al proprio posto, sembra davvero che qualcosa non torni...