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Qualche sorriso in mezzo al buio. Cristiano Ronaldo si gode la pausa per le Nazionali tra campo e famiglia, postando anche qualche foto in compagnia dei suoi bimbi. E' felice, nonostante su di lui penda il caso stupro, riaperto da Kathryn Mayorga, 9 anni dopo. Ma il portoghese, tra accuse, prove e battaglie legali, può tirare un sospiro di sollievo, perchè dopo le prime preoccupazioni ora gli sponsor sono di nuovo con lui, anche chi all'inizio era piuttosto scettico. E' il caso di EA Sports, che dopo aver tolto il suo volto dalla copertina di FIFA 19 (sul sito e su quache social), ieri lo ha rimesso al suo posto, facendo marcia indietro. Ma non solo. Gianluigi Cimmino, ad di Yamamay, ha parlato di lui e del sostegno datogli dall'azienda di intimo, fin dal primo momento. Ecco la sua intervista a Tuttosport: "Noi non cambiamo la nostra campagna con Cristiano Ronaldo a causa delle vicende americane, che sono tutte da appurare. Perchè? Sono contento di poter parlare a una settimana di distanza dalla nostra prima e ferma presa di posizione proprio nel momento della bufera, perché mi sembra di capire che sia cambiata la rotta degli sponsor americani. Ea Sports lo ha rimesso in copertina e la Nike credo non parli più di dubbi. Quando abbiamo preso posizione noi in clima era un po’ diverso. Insomma, per noi non cambia la linea: rimaniamo orgogliosamente con Ronaldo, anche perché nulla di quello di cui lo si accusa ha certezze in questo momento. Ovviamente monitoriamo la situazione, ma prenderemo decisioni sono di fronte a fatti certi o condanne definitive, altrimenti non ci prestiamo al massacrante gioco di notizie fasulle, di ipotesi, di processi celebrati nelle sedi non opportune". 
 
"Innocente? Innanzitutto credo che debba valere per lui come per tutti la presunzione di innocenza fino a prova contraria. Poi, per quanto ne so io, stiamo parlando di notizie con fonti poco certe, di giri di accuse tra soggetti che non conosciamo. Noi ci atteniamo ai fatti e solo con i fatti prenderemo eventuali altre decisioni. E di fatto, per esempio, non ho visto menzionare uno dei più importanti. Il fatto che sia un padre! In questo giro di ipocrisia non viene mai ricordato che Ronaldo ha dei figli, uno dei quali anche in grado di comprendere quello che stanno dicendo a proposito di suo padre. Da papà dico che non è giusto e mi dispiace, perché il processo mediatico intorno a Ronaldo fa anche vittime innocenti". 
 
"Se ho mai conosciuto Ronaldo di persona? Non ancora, anche perché la nostra partnership è recente. Ma abbiamo preso tutte le informazioni possibili. Posso dire che aziende danesi che lavorano con lui da circa otto anni me lo hanno descritto come un esempio di professionalità, umanità e attenzione. Inoltre da indagini in mio possesso posso dire che lui è ai primi posto di una classifica che ordina gli sportivi in base ai contributi economici dati in beneficienza. In Portogallo lui è amato non solo perché è un fenomeno in campo, ma perché è impegnato nel sociale e solo una piccola percentuale di quello che fa è risaputo perché lui stesso non vuole darne pubblicità". 
 
"Dubbi e rischi per la nostra campagna con lui? Non lo so, ma non mi sono posto il problema da quel punto di vista. Noi non abbiamo voluto partecipare al gioco al massacro che è andato in scena. Non sulla base di notizie che non arrivano da una fonte certa. Se avessimo avuto un solo dubbio sulla sua colpevolezza, ci avremmo messo trenta secondi per cancellare tutto, anche perché noi ci rivolgiamo soprattutto a un pubblico femminile e quindi siamo particolarmente sensibili alla questione. Ma per me è sempre stata un’accusa inverosimile. Certo, noi continueremo a monitorare la situazione. E se dovesse arrivare la dimostrazione certa, senza ombra di dubbio quindi, non solo di una violenza, ma anche solo di una molestia non sarebbe più un uomo da associare al nostro marchio". 
 
"Le reazioni? Sui social abbiamo avuto dei messaggi positivi e favorevoli nella stragrande maggioranza dei casi. Hanno sposato la nostra linea. E nei negozi non abbiamo avuto notizia di lamentele o altre situazioni. Come sta andando la linea di biancheria intima CR7? La stiamo stravendendo".
 
"Immagine da star? Molto di più di una star di Hollywood. Non c’è paragone, per appeal internazionale, fama, fisico... E’ ai primi posti del mondo". 
 
"Cos'ho pensato al gol di Udine? Che ha una forza mentale mostruosa per riuscire a rimanere concentrato sul suo lavoro in mezzo a questa tempesta. Credo che altri personaggi, con meno carattere e meno abituati a reggere pressioni psicologiche di questa portata, avrebbero avuto reazioni meno lucide e non esagero che sarebbe potuta finire in tragedia". 
 
"Io tifoso? Sì, ma non della Juventus. Io tifo per il Napoli! Quindi quanto di più lontano dal punto di vista calcistico, così non mi possono accusare di parlare per ragioni di cuore" (ride).