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A disagio, lento, imbolsito. Cristiano Ronaldo irriconoscibile, nelle prime due partite post coronavirus. Un fantasma, incapace di incidere, o anche solo di rendersi pericoloso. Contro il Napoli, in finale di Coppa Italia, è arrivato al tiro una sola volta. In 90 minuti. Gli manca anche quella ferocia, individuale voglia di primeggiare, segnare a ogni costo, provando magari anche 10 conclusioni a partita. 

Sarri lo continua a difendere: “L’ho visto come gli altri, gli manca corsa e quel pizzico di brillantezza in più per incidere, come a Paulo Dybala e a Douglas Costa manca brillantezza per fare le cose per cui è uno specialista - ha detto dopo la gara col Napoli - , ma lo ritengo abbastanza normale in questo periodo”. Pubblicamente il tecnico spegne il fuoco, ma intanto è respinto, dopo una sola vera prova, nel tentativo di spostare CR7 al centro dell’attacco. E non è tutto.

La presenza di Ronaldo, nelle ultime due stagioni, ha portato diversi benefici, certo, ma anche alcune problematiche. Innanzitutto, gli altri attaccanti si sono svalutati: Higuain venduto al Milan, poi ripreso a malincuore, oggi visto come un peso. Bernardeschi divenuto un problema, mai una soluzione. Lo stesso Dybala non riesce a trovare una collocazione tattica adeguata, che gli permetta di convivere con Cristiano, e si sta svalutando. Poi il progressivo peggioramento del gioco, centrato su Ronaldo, processo iniziato con Allegri, che Sarri non è (ancora) riuscito a invertire. Infine, un sostanziale calo del senso di gruppo, di coesione, che dall’era Conte è stato decisivo per i successi dei bianconeri. A questa squadra, da un paio d’anni, sembra mancare un’anima. 

Se poi, con tutte le giustificazioni del caso, l’età, la condizione fisica post coronavirus e non solo, il rendimento di Ronaldo è quello visto contro Milan e Napoli, può aprirsi un caso. Perché la Juve ha deciso di pagare 31 milioni a stagione CR7 per vincere le finali, non per vederlo camminare in campo, lanciando poi sguardi killer a fine gara. Questo Ronaldo non può più bastare.