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Sampdoria contro Juventus rimette di fronte Jeison Murillo e Cristiano Ronaldo, poco più di un anno dopo l'espulsione del portoghese contro il Valencia, all'esordio in Champions con la Juventus. Un tuffo nel passato, agli arbori dell'esperienza juventina: un anno e poco più fa, era il 19 settembre 2018, ma che pare una vita. Con la testa ormai pienamente inserita in questa stagione, con gli alti e bassi non affrontati lo scorso anno, Ronaldo si trova dinnanzi a chi, per primo, gli ha fatto spendere lacrime per la Juventus. Al 29' della partita, infatti, Ronaldo attacca il dischetto del rigore a palla lontana. Murillo cerca di trattenerlo, cade reclamando il fallo, ma CR7 non ci sta. Si arrabbia della "caduta" e va faccia a faccia con Murillo, dopo avergli "scompigliato" i capelli. Per l'arbitro, la scena con le conseguenti proteste, varrà il cartellino rosso.

Così, il tempo passa e ci penserà l'Ajax di Matthijs de Ligt a far ingoiare il boccone più amaro della stagione di Ronaldo. Ma quell'espulsione, per le contingenze, per l'assurdità e per le aspettative che c'erano su quella notte di Champions, hanno dato una scossa emotiva al percorso del portoghese, che almeno fino alla tripletta nel ritorno con l'Atletico, è stato il trascinatore dei bianconeri di Allegri. Ora, le tempeste per la sostituzione con il Milan e un periodo di forma non brillante sembrano essere passate, così il nuovo incrocio con Murillo non può che dare quello stimolo in più per mantenere la media gol delle ultime giornate: quattro consecutive a segno, nell'ultima anche con la doppietta. Insomma, il muro che Ranieri conterà di costruire proprio attorno al colombiano ex Inter è avvisato: Cristiano Ronaldo ha tutte le motivazioni per far bene.