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Era il Cristiano "di sempre", così come ha detto Andrea Pirlo. Sollevato, sì. Dal risultato e dall'abbraccio datogli da CR7, simbolo di fiducia e trasparenza. Ronaldo è uno dei fan della scelta di Agnelli: per lui, il Maestro è al posto giusto e soprattutto al momento giusto. Sa che da lui però passa una crescita non scontata di questo gruppo, di questa formazione, di questi giovani. 

OLTRE I GOL - Ovviamente, caricarsi la squadra sulle spalle è stata cosa naturale per il portoghese. Che riconosce la complessità di questo campionato, il grande lavoro del Milan, della Lazio, del Napoli, dell'Inter. Alla base però professa fede in questa Juventus, confortato anche dai numeri prodotti. Cristiano è il quarto bianconero ad andare a segno in tutte le sue prime tre gare di campionato, dopo Del Piero, Trezeguet e Dybala. Ha segnato a 53 squadre su 55 affrontate (in Spagna gli manca il Leganés, in Italia il Chievo Verona). Cristiano is back. Il Re è tornato. Ora inizia un'altra stagione.