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'Uno per tutti, tutti per uno'. In tre come i moschettieri, da cui proviene il detto, Ronaldo, Milito e Pochettino si sono uniti in una giornata qualsiasi, animandola con polemiche del tutto gratuite. Titoli spettacolari con diversi obiettivi: chi per festeggiare la creazione di una squadra che, va detto, in 110 anni può vantare un paio di exploit inseriti in una serie di delusioni, chi per giustificare l'uscita dalla Champions League...

MILITO - "Io tifo Inter e Genoa, ma non per questo voglio il male degli altri. Quindi non avrei problemi se la Juve facesse il triplete come noi, tanto resteremmo comunque i primi in Italia". Parole come il gioco da bambini?

RONALDO - "Ho sentito tanti interisti parlare di sentimento e io lo condivido, perché nella mia epoca non bastava solo giocare bene. Abbiamo combattuto tutte le squadre e un sistema corrotto che abbiamo scoperto tutti. Ci meritavamo tante cose in più". Un discorso poco sensato, visto che in quell'epoca hanno vinto molte squadre, Parma, Lazio, Roma, Milan... ma non l'Inter. Giustamente, il brasiliano ha chiuso con un abbacchiato: "Rigiocherei il 5 maggio". Storia di una delusione enorme, storia dell'Inter.

POCHETTINO - "Prima della gara c'era Agnelli e dopo la gara Agnelli, Marotta e altre persone: ho visto nel primo tempo come hanno messo pressione all'arbitro. Alla fine c'erano due rigori nel primo tempo, due falli di mano. Forse c'era il fallo di Vertonghen, ma alla fine le cose si bilanciano. Sono piccoli dettagli che alla fine contano molto". Mancava solo lui, l'ultimo avversario, l'argentino colpito da una 'malattia' tutta italiana: la lamentite. E anche in questo caso le parole sono smentite dai fatti: quali? Il rigore non dato a Costa o il palo di Kane dato per buono, ma in netto fuorigioco.

Tre casi diversi, con interessi diversi, che però raccontano un'unica grande verità: la mentalità perdente e deludente che aleggia tra chi, impotente, si trova di fronte alla storia della Juve da avversario e non può che incassare i colpi della sua forza, sul campo.