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Uno dei tanti nodi da risolvere in casa Juve porta il nome di Cristiano Ronaldo. Una situazione complessa, resa ancor più misteriosa dalla lunga lettera pubblicata ieri da CR7 sul proprio profilo Instagram. Una buona dose autocelebrazione e un messaggio: obiettivo raggiunto. Coppe, trofei individuali e nuovi record, poco importa se non si è arrivati al grande obiettivo della Juve: la Champions League. Accenni al fallimento? Nessuno, come è anche normale che sia, con una certezza: se decidesse di voltare pagina lo farebbe con il piglio di chi ha fatto tutto quello che doveva fare. 

A CHE PUNTO SIAMO? - La situazione è sempre la stessa da qualche mese. Decide lui: da qui si parte e qui si arriva. Ci sono aspetti tecnici e motivazionali che lo porterebbero lontano da Torino, ci sono aspetti soprattutto economici che lo terrebbero ancora un anno in bianconero. Perché tra ingaggio (31 netti per un'altra stagione) e agevolazioni fiscali, la situazione di CR7 da questo punto di vista non è migliorabile. Sul mercato ci sono solo due squadre che possono permetterselo: lo United, pronto ad aprire a Manchester un Ronaldo-bis, ma alle proprie condizioni; e il Psg, che attende di capire come si concluderà il tormentone Mbappé, in caso di addio dell'asso francese Al Khelaifi tenterebbe l'accoppiata Neymar-Ronaldo come ulteriore biglietto da visita pure in vista del Mondiale in Qatar. La Juve ad oggi aspetta Ronaldo e ragiona tenendo in considerazione diverse ipotesi, ma la decisione non è ancora presa.