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AAA cercasi il vero Ronaldo. Cristiano sta attraversando uno dei momenti più delicati della sua carriera: a secco nelle ultime tre partite, in generale non segna da 347' e non ha mai fatto così male dal 2017. Al portoghese non gliene gira bene una, con la Fiorentina ha sfiorato il gol ma quando il pallone non vuole entrare non c'è niente da fare. Ma Cristiano non è il tipo che si butta giù per così poco "Il successo arriva quando i sogni sono più grandi delle scuse" ha scritto su Instagram, sa che tocca a lui trascinare la Juventus in Champions magari anche conquistando quella classifica cannonieri che in Italia non ha mai vinto. 

CR7 AL CENTRO - Nelle ultime partite è stato un Ronaldo nervoso, quasi svogliato. Così, alla Juve non serve. Dopo il rapporto difficile con Sarri, da quando c'è Pirlo in panchina è diventato di nuovo al centro del mondo bianconero. Non gli piace essere sostituito e l'allenatore l'ha accontentato, viaggia a una media di un gol ogni 104' (ogni 99' in campionato) e nel momento in cui si entrava nel vivo delle stagioni ha sempre risposto presente. Sempre, tranne quest'anno: senza Champions e senza scudetto. E adesso è a rischio anche il quarto posto.

RITORNO AL PASSATO - Cinque partite per scrivere il futuro della Juve, prima di sedersi a tavolino e discutere quello del numero 7 bianconero. Udinese, Milan, Sassuolo, Inter e Bologna: 'basterebbe' vincerle tutte per andare in Champions. O quattro compreso lo scontro diretto con il Milan. Per il rush finale però servirà il miglior Ronaldo, che nell'ultimo periodo Pirlo ha spostato più esterno. Parlano i numeri: calcia meno in porta e inventa meno giocate per i compagni, ma dribbla e crossa di più, come riporta La Gazzetta dello Sport. Un ritorno al passato, per essere protagonista anche in futuro. E tornare decisivo.