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"Gioco ad alto livello da 18 anni, penso che questo non mi faccia nemmeno il solletico. Non ho più 18 o 19 anni, quando vivevo notti insonni pensando al futuro. Ora ne ho 36 e quello che viene, sarà buono. Restare alla Juve o andare via non è la cosa più importante adesso, ora la cosa più importante è la nazionale. E’ il mio quinto Europeo, ma è come se fosse il primo per me. La cosa più importante è partire col piede giusto, tentare di vincere, giocare bene. Pensiero positivo". Un lungo pensiero firmato Cristiano Ronaldo. Un lungo pensiero che sa di addio. Lo scrive la Gazzetta dello Sport, che commenta così la situazione del portoghese: "I pensieri di Cristiano Ronaldo incombono sulle teste della Juventus e dell’Europeo perché il calciatore più famoso del mondo deve decidere il suo futuro: comunque vada, influenzerà il destino di due tra i primi 10 club al mondo, oltre che di tutte le favorite a Euro 2020. E nessuno, nemmeno quell’uomo saggio di Fernando Santos, potrebbe gestire la tempesta di CR7 che cambia squadra – magari dopo mega trattativa mediatica – a metà del torneo".

La rosea racconta di un CR7 con le valigie già pronte e titola sull'addio imminente del portoghese, sempre diviso tra PSG, Manchester United e Madrid. E il fatto che ne parli pubblicamente è più di un segnale d'allarme. Apre al mercato come non succede dal 2018. L'ammirazione del mondo-Juve per lui non è mai mancata e il suo rispetto per il club nemmeno ma qualcosa non ha funzionato a pieno e la Juve, ora, attende offerte e decisioni. Intanto, Cristiano insegue tutti i record possibili: oggi diventerà l’unico della storia presente in cinque edizioni di Europei, segnando toglierebbe a Platini il record per gol nelle fasi finali dell’Europeo e vincendo diventerebbe il numero 1 di sempre per partite vinte. Poi c'è Ali Daei da prendere: miglior marcatore di sempre con la Nazionale fermo a quota 109 e distante appena 5 gol.