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"Juventus Football Club comunica che, in applicazione delle normative e dei protocolli in vigore, si è concluso oggi pomeriggio il periodo di isolamento fiduciario precedentemente comunicato che ha coinvolto 61 persone". E anche: "Weston McKennie ha effettuato, come da protocollo, il controllo con test diagnostico (tampone) per il coronavirus-Covid 19. L’esame ha dato esito negativo. Il giocatore è pertanto guarito e non più sottoposto al regime di isolamento domiciliare". Con questi due comunicati, usciti nel tardo pomeriggio e nella serata di ieri, la Juventus ha ufficializzato la fine del proprio isolamento a causa delle positività riscontrate in squadra. Non più in "bolla"  con McKennie guarito, resta solo Cristiano Ronaldo in sospeso. Il portoghese sta bene, è sempre stato asintomatico e si sta allenando costantemente a casa, in attesa di un tampone negativo per ritrovare il campo. La smania è tanta, ma non dipende dalla sua volontà, altrimenti sarebbe già in campo.

VERONA E BARCELLONA - Ma cosa succede ora? Sia CR7 che McKennie sono ancora convocabili per il Verona, anche se i tempi sono strettissimi. Prima di avere l'ok, oltre al tampone negativo (che il portoghese ancora non ha) servono 24 ore di test che certifichino un'ottima condizione atletica. Una procedura che la Juve può realizzare in casa al JMedical e che sicuramente vede già coinvolto l'americano. L'interesse reale, però, è un altro: è la Champions League,  mercoledì 28 allo Stadium contro il Barcellona. Come vi abbiamo raccontato in tutti questi giorni Cristiano dovrà risultare negativo al test entro 24 ore dalla sfida, perché già mercoledì, la Juve, in base al regolamento europeo, ha inviato al Protocol Advisory Panel dell’Uefa la documentazione sullo stato di salute del portoghese e di McKennie. Entrambi possono recuperare per Barcellona, a patto che arrivi l'ok definitivo della Uefa e il tanto atteso tampone.