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Così si preserva un campione. Sempre più spesso, nelle dichiarazioni di chi ha fatto i conti con gli anni, ma non con un calo di prestazioni, vi dirà quanta sia la fatica nell'allenarsi, piuttosto che nel giocare. Così, mentre il credo comune spinge a credere che un trentacinquenne non sappia più tenere i 90' (sono professionisti che non fanno altro che preservare il proprio fisico, suvvia), la realtà si consuma miseramente nella banalità del quotidiano. L'allenamento, ecco cosa spezza le caviglie ai giocatori. Lo disse anche Tim Duncan, prima di annunciare la fine della sua carriera ai San Antonio Spurs (Nba), per ultimo lo ha detto il terzino serbo della Roma Aleksander Kolarov: insomma, lo sa anche Ronaldo, le energie non si preservano in gara, ma con un giorno di riposo dagli allenamenti. 

COSTANZA - Così, dopo il poker da record alla Lituania, CR7 ha raggiunto Torino insieme agli altri nazionali (De Ligt, Szczesny, Demiral, Emre Can e Matuidi), ma ha beneficiato di un permesso supplementare, non unendosi all'allenamento pomeridiano della squadra. Nessun privilegio della star, nessun capriccio insolente, solo il modo migliore per preservare l'integrità di un giocatore che per quanti anni possano passare, sa esser sempre decisivo. Quindi, con la testa già fissa sulla Fiorentina, CR7 riprenderà domani ad allenarsi agli ordini di Maurizio Sarri, per il quale invece, il tempo del riposo sembra finito