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Un anno fa di questi tempi Dybala veniva da cinque mesi da fenomeno: quattordici gol in campionato, due in Supercoppa, un rendimento che lo aveva riproposto all’attenzione del mondo. Oggi si è smarrito: se non ci fosse stato il povero Young Boys, al quale ha segnato quattro volte, la stagione di Paulo sarebbe stata racchiusa in un gol a Manchester e un paio in serie A, contro Bologna e Cagliari. Niente o quasi, insomma, così come è stata inconsistente la partita che ha giocato a Gedda contro il Milan. Tanto che è giusto chiedersi: cosa sta succedendo alla Joya?

Non ha perso brillantezza fisica, almeno a quanto pare a noi che lo vediamo da fuori. Né può avere smarrito le qualità tecniche: quelle lo accompagneranno per sempre. La sensazione è che i suoi problemi siano essenzialmente due: Ronaldo e la spensieratezza.

Ronaldo perché Dybala in questa Juve fatica a trovare la migliore collocazione tattica e i giusti varchi. CR7 svaria molto e spesso va a cercare spazio là dove potrebbe infilarsi Paulo. Non solo. Il portoghese è uno straordinario catalizzatore di palloni, com’è normale che sia (i compagni cercano sempre lui: voi che fareste al loro posto?), ma così toglie a Dybala la possibilità di avere la palla tra i piedi con continuità. E poi, Ronaldo è un solista. C’è chi si esalta per il numero di conclusioni in porta del fuoriclasse arrivato dal Real, ma a volte i suoi tiri sono forzati, eccessivi; di sicuro non cerca spesso il dialogo con i compagni d’attacco. Pensavamo che CR7 avrebbe potuto esaltare Dybala, in realtà abbiamo il timore che stia accadendo il contrario: lo sta soffocando. E forse non è un caso che quasi la metà dei suoi gol stagionali (tre su sette) l’argentino li abbia segnati nella partita che il compagno di squadra ha saltato per squalifica.

Poi c’è la spensieratezza, che è una condizione mentale fondamentale per chi ha il ruolo e le doti di Dybala. Paulo sembra un po’ frenato, come se non avesse la necessaria serenità per tentare il colpo vincente, la giocata a effetto. Una condizione psicologica che può essere determinata dalle difficoltà incontrate negli ultimi dodici mesi e, soprattutto, in questa stagione.

Il talento è straordinario, la Juve deve recuperarlo. Perché le serve per vincere le partite oppure, se dovesse decidere di metterlo sul mercato, per fare cassa. Ma un Dybala così non segna e perde valore.

@steagresti