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Ha segnato 36 gol in stagione, ma non è stata per lui la solita straordinaria stagione. Tanti bassi per un CR7 che di certo non ci è abituato e una panchina in una gara fondamentale, condivisa per la troppa stanchezza accumulata in questo periodo. Una nota che ha rischiato di essere stonata 90', ma che con la Juve in vincente e in Champions League si addolcisce. In attesa degli sviluppi. Ronaldo è rimasto in panchina a godersi lo spettacolo, dei compagni e quello delle altre squadre sui cellulari in panchina. Alla fine sorride compiaciuto, composto, ma batte il cinque a tutti e un minimo festeggia il traguardo minimo. Una scelta che ha sarebbe potuta diventare caso e... addio a fine stagione. Ma forse non sarà così. 

PRESENTE - Inizia il tempo delle riflessioni, che a cavallo dell’Europeo definiranno il futuro della Juventus e di Cristiano Ronaldo. Mentre Pirlo sceglie coraggiosamente e la Juve mostra tutta la sua coralità (e giovinezza) i dubbi si alimentano, con due schieramenti netti: intanto, ieri sera, "tutti hanno partecipato al festival del gol, come se l’assenza del numero 7 li avesse responsabilizzati e la Juve ha giocato da squadra, senza l’ansia di doversi mettere al servizio del re", scrive la Gazzetta.

FUTURO - Ronaldo ha trascinato la Juventus, ma non basta per metterlo in cima alla lista degli incedibili per la prossima stagione: problemi tecnici ed economici, nonostante i numeri parlino per lui. Estremamente forte ed estremamente condizionante. E questa è la sfida per Pirlo o per chi arriverà dopo di lui: giocare bene e in modo corale anche con CR7, sfruttarlo al massimo del suo potenziale. Sì, perché come scrive la Gazzetta, la certezza della Champions allontana l’ipotesi di un addio anticipato del portoghese (che ha un contratto fino al 2022), ma l'ultima parola spetterà a lui. Intanto, è già a Lisbona: partito nella notte dopo ore frentiche sulla panchina di Bologna. Un passaggio da casa prima dell'Europeo, ma con tanti aspetti ancora da decidere, a partire dai prossimi giorni. L'ultima partita della Juve potrà assumere i connotati di prova generale dell'imminente futuro bianconero oppure una nuova coesistenza, con un Ronaldo meno ingombrante, più fresco e gestito.