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Un viaggio in Inghilterra con una sponda portoghese. Il mercato si fa nei salotti giusti, del resto. E il salotto perfetto è quello di Jorge Mendes, il procuratore più famoso e influente al mondo, oltre ad essere il più ricco. Un rapporto che si è fatto sempre più stretto, quello tra la Juve e il celebre agente. E che nel tempo si è rinsaldato con Cancelo ed è esploso con Ronaldo a Torino. 

CI RISIAMO - Ecco, sì: ci risiamo. La Juve ha bisogno di nuovo dello zampino di Mendes. Stavolta non per registrare acquisti da capogiro (per quello ha chiamato Raiola), bensì per farsi dare una mano in ottica cessioni: non è un caso che sia spuntato un club come l'Aston Villa per Perin, ancor meno lo è l'interessamento del Wolverhampton (squadra satellite degli affari del portoghese) per Sami Khedira, sempre più bloccato dall'attesa di una soluzione di alto profilo. Dalle parti di Torino hanno fretta, devono prontamente mettere a referto cessioni che possano sbloccare gli ultimi due colpi (Icardi e Chiesa), e restando ai comodi di chi deve uscire diventa impossibile chiudere il cerchio delle cessioni. L'emblema è Kean: prima in uscita su sponda Raiola (con Ajax e Arsenal), ora totalmente di parte Mendes grazie al Wolves e all'Everton. E' il mercato dei super procuratori. Ancora. E la Juve ne approfitta. Ancora.