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Il processo che vede Cristiano Ronaldo accusato di quattro reati fiscali commessi durante la militanza al Real si avvicina al capitolo conclusivo, previsto nella giornata di domani con il giudizio di fronte all’Audiencia Provincial di Madrid. CR7 sarà condannato a due anni di reclusione (che non comporteranno però il suo effettivo ingresso in carcere, non avendo il calciatore precedenti penali) e a una sanzione pecuniaria pari a 18,8 milioni di euro.


EVITARE LA 'GOGNA PUBBLICA' - Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo, Ronaldo ha chiesto formalmente al Tribunale di Madrid di permettergli di evitare il paseíllo - ossia la gogna pubblica, l’ingresso a piedi dall’entrata principale dell’edificio - “al fine di garantire la sua sicurezza”. Per questo motivo l’attaccante della Juventus ha richiesto il permesso di avere accesso alla struttura del Tribunale attraverso il parcheggio, adottando ogni altra misura “ritenuta opportuna” per preservarne l’integrità fisica. Anche qui, spunta un paragone con lo storico rivale in campo Lionel Messi: in Spagna ricordano come l’attaccante del Barcellona, quando venne processato a Madrid nel 2016, entrò dalla scalinata principale del Palazzo di Giustizia, scortato dalla security del club catalano.