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Stizzito dal pareggio assurdo della Juve, non riuscivo a dormire. Così ho preso il cane e "l’ho sceso". Diluviava e ne ho profittato per fargli uno sciampo. Al bar ho preso un caffè con le mani e ne ho ordinato un altro al cameriere che si è messo sull’attenti urlando “obbedisco signore”. Non l’ho bevuto, ma me lo sono messo in tasca dei pantaloni per dopo.

Ero incazzato nero al punto che uno mi ha urlato “Tornatevene a casa vostra”. E poi mi ha fatto anche “buu”. Il mio cane gli ha risposto “bau”. Si sono capiti. Rivedevo, nella mente, il film del “tre a tre” la cui somma fa sei ovvero il numero dei gol che la Juve ha beccato, come il riso dei piccioni in Piazza San Marco, nel giro di dieci giorni. Ma non fa ridere e c’è ben poco da stare Allegri.

La difesa bianconera fa acqua da tutte le parti. Eppure una Signora non dovrebbe avere la prostata. Vedere Ronaldo che fa il terzino mette i brividi anche dove non dovrebbero starci. Lui da solo, il portoghese che allo stadio entra gratis, non basta più. Paratici che è un tipo pratico dovrebbe consigliare ad Agnelli di ingaggiare anche Giovanni e Giacomo. Meglio sicuramente di Rugani che pure così giovane dovrebbe avere la pelle bella liscia e di Caceres che, come dice il nome, è nato nelle Valli di Lanzo.

Loro, Giovanni e Giacomo insieme con Ronaldo, farebbero ridere di più regalandoci almeno un poco di sano buonumore. Stato d’animo che, immagino, appartenga attualmente a Simeone il tecnico madrinterista che presto farà la sua comparsa fugace ma pericolosa dalle parti bianconere come il suo bis bis bis nonno fece nel Nuovo Testamento secondo Luca. Ma questa volta Cordero di Montezemolo non c’entra e per la Juve è meglio così. 

Questo pensavo mentre, tornando a casa, aspettavo di prendere l’ascensore che è sempre un bel problema perché non so mai dove metterla. Il cane era bello pulito anche se raffreddato. Freddo anche il caffè che avevo in tasca. L’ho bevuto lo stesso direttamente con la cannuccia del gas. Prima di infilarmi nel letto come un cammello che passa nella cruna di un ago ho fatto un fioretto. Niente calcio per un po’. Domani resto spento.

In attesa di chiudere gli occhi con la chiave della nuova serratura, comprata per evitare che entrino sogni cattivi, so già che come Giuda l’Iscariota non manterrò la promessa. Dopo pranzo, domani accenderò la televisione, devo solo ricordarmi di mettere a fianco del divano un secchio d’acqua per spegnerlo quando le fiamme diventeranno troppo alte rischiando di incendiare il condominio. 

Buona domenica tanto poi arriverà sempre l'unedì.