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Ronaldo se ne va? Resta? Non si sa, ma un fatto è avvenuto. L’attaccante più forte del mondo, il cinque volte pallone d’oro, il capocannoniere di svariati campionati, il campione in campo e nei social, sta perdendo qualcosa.

Sta spogliandosi di quell’aura speciale che lo faceva desiderare dalla maggior parte delle squadre europee e un’ombra comincia a stendersi sulla favola dell’“uomo che non deve chiedere mai”. Da più d’un mese, si assiste a un mercanteggiamento  fino a poco tempo fa, impensabile. Ronaldo vuole restare? Mah…forse. No: se ne vuole andare altrove a vincere di più. Si agita, ma è fermo. Da un po’ si guarda intorno, dalla fine del campionato, però dopo gli Europei, parola sua, avrebbe detto cosa voleva fare. Il tempo è passato e ancora non l’ha comunicato, ma è il verbo a essere sbagliato. Ronaldo dall’iperuranio degli Dei è tornato fra noi e, al massimo, dirà non cosa vuole, bensì cosa può fare.

E’ questa la morale del suo odierno tango (resto, vado, scusi, tornerò….). La Juve pretende, giustamente, di venderlo, magari per 30 milioni o giù di lì; il preteso acquirente non ne vuole sapere. Il City forse lo prende, ma gratis e chissà se mantiene l’attuale ingaggio stellare. Insomma, Mendes, dopo giorni e giorni senza trovare alcun cliente, ora forse intravede una possibilità per il suo assistito a patto di compromessi pesanti. Già, mentre Messi, si accasa in un batter d’occhio nel PSG stellare, Ronaldo resta in lista d’attesa e sembra che nessuno lo desideri davvero come un tempo.

Sì, la favola s’è incrinata, l’apoteosi offuscata e la parabola esemplare, come sempre avviene per tutti, pare aver imboccato se non il declino, per lo meno la discesa.