commenta
E con questi altri 3 fanno 705 gol. Sì, perché Cristiano con la Lituania ha fatto tripletta e si è portato via il pallone. Va bene, era la scarsa Lituania, e infatti contro avversari così deboli ti aspetti proprio che CR7 ne infili almeno tre. Come appunto è stato.

Avete capito, il “decadente”? Da una decina di giorni non fanno che dargli del finito, e lui immancabilmente li smentisce, o forse sarebbe più appropriato dire li sme**a. Da agosto ad oggi, tra Juve e Nazionale, l’ha buttata dentro 16 volte, ma per qualcuno è troppo poco. “È il peggior inizio di stagione della sua carriera” hanno scritto. Non è vero, ma quando una bufala viene ammantata di credibilità non c’è niente da fare, la versione che passa è quella, e se ti permetti di contraddirla - dati alla mano - passi pure per cretino.

Per quanto mi riguarda, ciò che mi interessa capire ora – dopo aver assistito al CR7Show con la Lituania (gol, assist, occasioni mancate, scatti, giocate) – è se Cristiano Ronaldo ha superato il suo problemino al ginocchio, oppure non lo ha mai avuto. Perché il giocatore visto col Portogallo non sembrava affatto acciaccato, o condizionato da un problema fisico. Quello visto contro la Lituania è stato un CR7 in piena forma, che seppur senza forzare al massimo è riuscito a trascinare la propria nazionale ad una vittoria importante per la qualificazione ad Euro 2020. In campo ha saputo gestirsi al meglio e, allo stesso tempo, essere protagonista.

Se Cristiano sta bene, allora o Sarri ha detto una bugia circa la botta al ginocchio che ne ha limitato il rendimento con Genoa, Lokomotiv e Milan, oppure il marziano l’ha già riassorbita e adesso sta benissimo. Come aveva confermato il Ct lusitano Fernando Santos.  Fino a ieri ero convinto che, se ti becchi un colpo e ti esce un ematoma, serve qualche giorno di riposo per sanarlo e tornare arruolabile.  Ronaldo non è però uno normale, e a quanto pare guarisce allenandosi. 

Avrete capito che tutta questa storia non mi convince, e aspetto che Ronaldo torni a giocare con la Juve per capire se davvero è di nuovo tutto ok. Quando l’avversario non sarà la modestissima Lituania (le volte che ha superato la metà campo stanno sul palmo di una mano) bensì la cazzutissima Atalanta del Gasp, contro la quale la Juventus non vince a Bergamo da marzo 2016. Lì vorrei tanto rivedere il Cristiano trascinatore, come ha ripreso a fare in Nazionale. 

Altrimenti, rigiocasse come col Milan (ovvero, male), mi verrebbe il dubbio che a limitarlo non è tanto un fastidio di poco conto al ginocchio quanto piuttosto un modo di giocare, uno scarso feeling coi compagni, una difficoltà ad esprimersi come vorrebbe perché ingabbiato da schemi a lui poco congeniali. Per dirla chiaramente: una maniera di essere utilizzato da Sarri che non gli piace. Magari mi sbaglio, e ne sarei felice, ma ho bisogno di vederlo giocare a Bergamo per capire se il dolore al ginocchio era una scusa, oppure davvero la causa delle sue recenti performance negative in bianconero

L’auspicio è che la tripletta rifilta alla Lituania, e magari la qualificazione raggiunta poi contro il Lussemburgo domenica prossima, corroborino Ronaldo e lo restituiscano restaurato al nostro campionato. Alla Juventus serve il CR7 di Faro, non quello sbiadito visto col povero diavolo rossonero. Anche per allontare il cattivo pensiero che qua e là sta circolando, e cioè che lo scarso rendimento con la Juve di Ronaldo sia il sintomo di un malessere che, a giugno, potrebbe sfociare in un addio anticipato. Con le primedonne bizzose tutto è possibile, proprio per questo serve una smentita secca, coi fatti. E Cristiano, che è molto intelligente, conosce da solo l’unica maniera per zittire chi lo dà per “decadente”, “scontento”, “con le valigie in mano”.