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I Carabinieri, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo su un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell'ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, hanno arrestato nove persone.

13.10 - Parla il presidente Pallotta: "Estranei ai fatti".

12.30 - "E' appena terminato l'incontro tra il Procuratore Paolo Ielo e la stampa. La Procura ha fornito elementi in più sulle indagini nate già dal caso Marro e sfociate in un filone che ha portato stamattina a 9 arresti e 16 indagati. "La società As Roma non c'entra nulla", ha ribadito il Procuratore prima di soffermarsi sui reati contestati agli arrestati che sono nell'ordine: associazione a delinquere per il gruppo Parnasi (in questo caso la parte privata è stata definitiva fortemente corruttiva e con forti investimenti nella politica in parte leciti in parte illeciti); corruzione e indebito finanziamento".

12.00 - Inizierà a breve la riunione in Procura indetta dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo.

11.40 - "Non sappiamo ancora niente, abbiamo appreso questa mattina dalle agenzie". Così il dg della Roma, Mauro Baldissoni, ha risposto a chi chiedeva un commento sull'inchiesta sulle procedure per la realizzazione del nuovo stadio della Roma, che oggi ha portato a una serie di arresti. Baldissoni è da poco giunto nella sede milanese della Lega Serie A per l'assemblea sui diritti tv ma non ha escluso di tornare a breve nella Capitale per approfondire e seguire da vicino la questione.

10.55 - "Chi stava lavorando allo stadio della Roma ed è stato arrestato lo conosco personalmente come una persona perbene e spero possa dimostrare la sua innocenza. C'è complicazione nel settore pubblico: il codice degli appalti, la legge contro il caporalato, il proliferare di leggi, codici e burocrazia aiuta chi vuole fregare prossimo. Un Paese più semplice è anche meno corrotto". Queste le parole del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, all'assemblea di Confesercenti.

10.50 – Il Campidoglio, secondo quanto appreso da Il Messaggero, è pronto a sospendere la maxi-variante per il progetto dello stadio a Tor di Valle. Dopo gli arresti di stamattina, l’amministrazione comunale di Roma sta per inviare una comunicazione alla società Eurnova del costruttore Luca Parnasi, finito in carcere poche ore fa insieme a cinque collaboratori, per congelare la procedura e chiedere informazioni.

10.45 – Il Codacons, coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Italpress: “Lo Stadio della Roma non potrà essere realizzato, almeno per il momento, e la Procura deve disporre il blocco immediato dell’intero progetto. Di fronte alla gravità dei fatti contestati dalla Procura è evidente che lo Stadio della Roma deve essere bloccato immediatamente, allo scopo di evitare ulteriori danni alla collettività e la prosecuzione dei reati. In tal senso, in qualità di parte offesa rappresentativa degli utenti e di associazione ambientalista, presenteremo istanza urgente alla Procura chiedendo il sequestro di tutti gli atti amministrativi relativi allo Stadio, e la sospensione dell’iter per la realizzazione del progetto di Tor di Valle. I nostri timori circa lo Stadio della Roma, purtroppo, hanno trovato riscontro, a dimostrazione che l’opera non può essere realizzata senza ripercussioni negative per la collettività”.

10.40 - "Chi ha sbagliato pagherà, noi siamo dalla parte della legalità": queste le parole del sindaco di Roma Virginia Raggi all'Ansa.

10.35 - Luca Parnasi, riporta Sky Tg 24, è stato arrestato a Milano insieme a 5 dei suoi collaboratori. Sono in corso perquisizioni nella sua abitazione a Roma. Non sono coinvolti invece i fratelli Papalia. Gaetano, ex proprietario del terreno di Tor di Valle, ha rilasciato un commento ai microfoni dell‘Ansa: “Sono vittima di questa vicenda”.

10.30 - Il presidente della Roma, James Pallotta, ha rinviato la sua partenza per Londra. Il numero uno giallorosso si trova al momento presso un hotel di Piazza di Spagna. Non ha rilasciato interviste ed è apparso decisamente scuro in volto.

10.10 - Sky rettifica: non sono minimamente coinvolti Gaetano e Umberto Papalia.

9.40 – Come riportato da Repubblica.it, tra gli arrestati anche l’ex assessore regionale al Territorio, Michele Civita.

9.10 –Siamo preoccupati per gli arresti sullo Stadio della Roma, in particolare su Luca Lanzalone non saprei cosa commentare, ho appena avuto la notizia”. Così il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, intervenuto a Radio Anch’io.

 9.05 – Tra gli indagati, riporta Sky Tg 24, ci sarebbero anche Gaetano e Umberto Papalia, membri della società proprietaria dei terreni venduti a Parnasi per la costruzione dello stadio della Roma.

8.45 – Il procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo ha indetto una riunione alle 12.

8.00 – Tra gli arrestati nell’operazione “Rinascimento”, come riporta il giornalista di La7 Enrico Mentana e l’Ansa, ci sarebbe il costruttore Luca Parnasi – che si occupa della realizzazione dello Stadio - poi Adriano Palozzi (Fi), vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, e il presidente Acea Luca Lanzalone. La Roma non sarebbe coinvolta nell’indagine.


IMPRENDITORI - Tra gli arrestati, riporta La Repubblica, c’è l’imprenditore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio, mentre ai domiciliari Luca Lanzalone, presidente Acea e il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi). Tra gli altri anche alcuni consiglieri regionali. Gli indagati avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali anche l’assunzione di amici e parenti.

POLITICI - Sono diversi e di diversa provenienza i politici arrestati stamattina all’alba dai carabinieri del nucleo investigativo. Nove in tutto le persone colpite da misure cautelari, sei in carcere e tre ai domiciliari, tra i quali politici e imprenditori: l’accusa degli inquirenti è che siano parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive. Il tutto per le procedure legate alla realizzazione dello stadio di Tor di Valle.