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La storia della Juve parla principalmente italiano, argentino e brasiliano. Varie nazioni, però, hanno dato un contributo in alcuni suoi capitoli e tra queste c'è anche l'Albania, rappresentata da Riza Lushta. Parliamo della Juve degli anni '40, e, a dire il vero, Lushta non era propriamente albanese, come affermò lui stesso, definendosi jugoslavo. 

Arrivò alla Juve nel 1940, anche se a portarlo in Italia fu il Bari. Con i pugliesi 16 presenze e tre gol, poi la Juve. Attaccante, in bianconero rimarrà tre stagioni, ma fa parte di quei giocatori capaci di conquistare i tifosi in un lampo, quasi a prescindere dai risultati sul campo. E sul campo, comunque, Lushta non deluse. 9 gol nella prima stagione, 16 nella seconda, ben 17 nella terza. Non vinse mai uno scudetto, ma nel 1942 sollevò la Coppa Italia da grande protagonista. In finale, infatti, la Juve sconfisse 4-1 il Milan e tre gol portarono proprio la firma di Lushta. Quale miglior modo per far innamorare una tifoseria? Dopo la guerra, va a Napoli, ma resta un anno. Inizia a girovagare e chiude la sua carriera con il Rapallo, a 38 anni e in Serie D.