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Una bomba ad orologeria la Superlega, piazzata nel mondo del calcio tra tifosi, club ed istituzioni. Né Andrea Agnelli né Florentino Perez, però, pensavano che sarebbe esplosa tra le loro mani, dopo soli due giorni. Dopo le perplessità del mondo sportivo e politico, ad aprire le danze di chi ha abdicato dal torneo sono stati i club di Premier League, poi Inter, Milan e Atletico Madrid. Infine, il comunicato della Juventus, che ha fatto da cassa di risonanza alla resa del presidente bianconero di questa mattina.

Tra i tifosi serpeggia un sentimento di malumore: quali ripercussioni ci saranno? La Juve verrà penalizzata sul campo dopo lo strappo pubblico con Ceferin, presidente della Uefa? Magari con arbitraggi sfavorevoli? Niente paura, tutto questo è già successo e peggio non può accadere.

Alzi la mano chi si ricorda i torti arbitrali subiti dalla Juve nelle ultime edizioni di Champions League, dal campo ghiacciato contro il Galatasaray fino al fallo da rigore non concesso a Cristiano Ronaldo contro il Porto. Passando per il fallo di Dani Alves su Pogba che viziò il vantaggio del Barcellona in finale, il gol annullato a Morata contro il Bayern Monaco, il “bidone dell’immondizia al posto del cuore”, il penalty inesistente concesso al Lione. Serve altro?

Prima del crack Superlega eravamo amici di tutti, con Agnelli a braccetto con Ceferin. E guardate come venivamo trattati…